“A me non risulta nè una trattativa finale nè una esclusiva con Telecom Italia” su Metroweb. Lo ha affermato Alberto Trondoli, Ad di Metroweb, a margine del convegno ‘Il dovere di crescere. Lo sviluppo dell’impresa manifatturiera a Milano”, smentendo di fatto le indiscrezioni di stampa secondo cui la scelta del nuovo partner industriale destinato a entrare nella società della banda larga fosse caduta su Telecom Italia. In particolare, la società guidata da Marco Patuano e Vodafone hanno mostrato interesse a rilevare il 53,2% detenuta da F2i.
“I giochi” sulla scelta del partner che entrerà in Metroweb “sono aperti ma ricordo che la decisione spetta ai soci”, ha aggiunto Trondoli sottolineando che “perciò che ho visto non c’è ancora una discussione sui piani industriali” che Telecom e Vodafone devono presentare per lo sviluppo di Metroweb.
Secondo l’Ad la decisione di far entrare un partner in Metroweb verrà presa “anche in funzione dei piani industriali. Per questo mi sembra difficile che già si parli di una entità dell’aumento di capitale”.
Secondo indiscrezioni di stampa l’aumento di capitale che il futuro socio dovrà sottoscrivere per entrare in Metroweb sarebbe pari a 1 miliardo euro. Sotto il profilo industriale, secondo Trondoli, “ci sono tante opzioni, tante soluzioni. Al momento, per quello che so, non si sta parlando di una Newco, ma io non sono direttamente coinvolto”.
Infine, per quanto riguarda le tempistiche sulla scelta del partner, l’Ad ha precisato che “inevitabilmente la decisione verrà presa entro la fine di marzo, anche entro metà del prossimo mese”.
A riferire dell’entrata in una fase decisiva per il riassetto azionario di Metroweb è stato il Sole 24 Ore. La scelta del nuovo partner industriale destinato a traghettare la società in una nuova fase dello sviluppo della banda larga in Italia è caduta su Telecom, scrive il Sole, spiegando che la trattativa è ormai in fase avanzata e, nella più rosea delle previsioni, potrebbe portare alla chiusura di un accordo nel breve periodo, nel mese di marzo.
L’operazione sta prendendo corpo, tanto che è stata individuata anche la dimensione dell’aumento di capitale che si renderà necessaria per far entrare l’operatore telefonico: si tratta di circa un miliardo – si legge sul quotidiano – Per quanto riguarda la governance che si sta valutando di attuare dovrebbe prevedere a valle della sottoscrizione dell’aumento di capitale, una situazione di sostanziale equilibrio in cui i soci, in particolare Telecom Italia e Fsi, si trovino in posizione pressoché paritetica.
La notizia di un possibile accordo Telecom-Metroweb ha subito allertato il fronte politico. “Secondo quanto riportato da un autorevole quotidiano economico, la scelta del nuovo partner di Metroweb sarebbe Telecom Italia. La notizia desta preoccupazione, poiche’ ci troveremmo di fronte a una concentrazione pericolosa per lo sviluppo del mercato delle telecomunicazioni fisse – commenta Mauro Maria Marino (Pd), presidente della commissione Finanze del Senato – Il Governo sta approntando un importante progetto strategico sulla banda ultralarga e sta per presentare il disegno di legge annuale sulla concorrenza. Paradossale assistere in parallelo al rischio di monopolizzazione della rete in fibra con l’ingresso dell’attuale monopolista della rete in rame nell’unico operatore alternativo sulla fibra. Se tale operazione venisse confermata – conclude Marino in una nota – si darebbe un colpo alla concorrenza nelle telecomunicazioni fisse, gia’ in seria difficoltà”.