OSSERVATORIO JOB PRICING

Mi si è ristretta la busta paga. Allarme per i compensi del web

Brusca frenata per le retribuzioni dei lavoratori di servizi, consulenze IT e software. Con l’avvento dei contratti individuali, spuntano gli incentivi basati sulla produttività

Pubblicato il 04 Mar 2016

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Al vento in poppa nelle retribuzioni dei dirigenti del settore delle Telecomunicazioni fa da contraltare la brusca frenata delle buste paga di quelli del mondo dei Servizi, della Consulenza IT e Software. E mentre gli impiegati dell’Industria Elettronica, Elettrica e dell’Automazione guadagnano punti percentuali rispetto alle medie di categoria, quelli del mondo Media, Web, Comunicazione ed Editoria perdono colpi all’ombra di una crisi che si allunga e ancora sembra non cambiare verso.

Questi sono i dati più significativi registratati dall’Osservatorio JobPricing rispetto all’andamento delle retribuzioni nei settori Hi-tech e delle Telecomunicazioni nel 2015 in Italia. Il settore che paga di più resta quello delle TLC, che premia i suoi dirigenti con 112mila euro lordi all’anno, l’8% in più rispetto alla media nazionale di categoria. Industria Elettronica, Elettrica e Automazione e Media, Web, Comunicazione ed Editoria pagano i dirigenti 104mila euro, in linea con il dato italiano e ben al di sopra dei 93mila euro offerti, invece, a chi dirige le imprese di Servizi e Consulenza, che nel 2015 hanno perso l’1,1% in busta paga rispetto all’anno precedente. Il mondo dei quadri, invece, varia da un massimo di 55mila euro lordi nell’Industria a 51mila nei Servizi (sotto del 3,5% sul dato nazionale).

Tutto sommato chi ha questo livello d’inquadramento non registra grandi oscillazioni: il settore incide soltanto in minima parte. Del tutto diversa, invece, è la situazione degli impiegati, che stanno decisamente meglio seduti al desk delle imprese di Industria e Telecomunicazioni. Nel primo caso percepiscono quasi 35mila euro lordi, nel secondo 33mila euro. Sono medie piuttosto buone. Più elevate, rispettivamente, del 7,7% e del 13% rispetto ai valori nazionali. Nel mondo dei Servizi IT gli impiegati, al contrario, arrivano alla media di 31mila euro lordi. In quello di Media, Editoria e Comunicazione a 30mila euro lordi, il 2,7% sotto ai livelli generali. Gli impiegati, rileva JobPricing, non registrano forti accelerazioni rispetto all’anno precedente. Non perdono in busta, ma non tengono neppure i livelli dell’inflazione. Discorso differente, invece, per gli operai.

Chi opera nelle Telecomunicazioni e nell’Industria ha visto crescere lo stipendio del 5,8% in un anno, raggiungendo, rispettivamente, medie di 27mila e 26mila euro lordi all’anno con valori superiori alla media nazionale del 8,8% e del 14,5%. Più difficile, invece, è la situazione degli operai dei settori meno “industriali”, ovvero di chi lavora nei Servizi IT, nel mondo dei Media e dell’Editoria, dove le buste paga si aggirano intorno ai 25mila euro lordi all’anno, leggermente al di sopra della media nazionale, ma in calo rispetto al 2014. Spiega così il fenomeno Mario Vavassori, Presidente dell’Osservatorio di JobPricing: “Consulenza e Servizi soffrono più dell’Industria e delle TLC perché hanno un tessuto produttivo costituito da piccole e medie imprese che non hanno ancora saputo industrializzare i prodotti IT. In molti contesti, poi, la contrattazione nazionale dei salari pesa di meno e le retribuzioni scivolano verso il basso.” Dal punto di vista della variabilizzazione delle retribuzioni, sono ancora le Telecomunicazioni a offrire maggiori chance legate ai salari di produttività, bonus e premi. Chi opera in questo segmento si porta a casa, in media, premi da 2.000 euro lordi all’anno.

A seguire vengono il settore dei Servizi e poi l’Industria. Fanalino di coda è il mondo Media, Editoria e Web, in cui non sembra ancora attecchire la filosofia dei premi di risultato. “Nonostante i valori bassi in termini assoluti, registriamo comunque un fenomeno interessante – continua Mario Vavassori – ovvero la crescita del numero dei percettori, aumentato a livello nazionale del 20% rispetto all’anno precedente. Molte aziende, consapevoli di dover puntare sui contratti individuali, più che sulle condizioni definite dai Ccnl, sperimentano soluzioni di incentivazione della produttività, soprattutto tra dirigenti e quadri”. A livello individuale sono i Direttori dei sistemi informativi ad avere la busta paga più pesante, con una media di 110mila euro lordi all’anno e un variabile che si aggira intorno al 7%. A seguire i responsabili della produzione Digital e New Media e gli Head of ICT Project Manager, che percepiscono in media 68mila euro, con variabile che oscilla tra l’8 e il 10%. I lavori più diffusi sono quelli di Project Manager (47mila euro all’anno) e Analista programmatore (32mila), mentre quelli emergenti sono l’E-commerce manager (42mila), il Social e Community Manager (31mila) e l’APP Developer (32mila).

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