LA VERTENZA

Micron, i sindacati: “Centrare l’obiettivo zero esuberi”

Nicola Alberta (Fim Cisl): “Accolte le sollecitazioni e le proposte fatte al governo, a Micron e a St”. Roberta Turi (Fiom Cgil): “Nuovo passo avanti nella vertenza. Ora l’azienda faccia la sua parte”

Pubblicato il 04 Feb 2015

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“Sono state accolte le sollecitazioni e le proposte da noi avanzate al governo e alle aziende. Abbiamo sempre spinto affinché ci fosse una gestione responsabile dei problemi occupazionali evitando forzature e atti unilaterali dell’azienda”.

Lo afferma in una nota Nicola Alberta, segretario generale Fim Lombardia e coordinatore nazionale Fim per Micron, a proposito dell’accordo raggiunto ieri al Mise tra azienda e sindacati sulla questione degli ultimi 29 lavoratori in esubero della multinazionale della microelettronica.

L’incontro, alla presenza del viceministro Claudio De Vincenti, si è concluso con un verbale di riunione che mette nero su bianco gli impegni dell’azienda alla proroga dell’accordo firmato il 9 aprile 2014 e degli strumenti in esso contenuti, in particolare: prolungamento della cassa integrazione fino al 21 luglio 2015; mobilità volontaria con 14 mensilità di incentivo; assunzioni da parte di StM (verranno proposte altre 10 assunzioni entro il 20 aprile 2015, portando il totale dei lavoratori assorbiti da Stm a 173); impegno di Micron a cercare 18 proposte di lavoro.

Micron sappia però – conclude Alberta – che la vertenza potrà dirsi conclusa quando sarà raggiunto l’obiettivo ‘esuberi zero’ e tutti i lavoratori avranno una collocazione occupazionale certa e adeguata. Il rilancio delle aziende passa dalla giusta valorizzazione dei lavoratori, in termini di riconoscimento delle competenze e di promozione della buona occupazione”.

“La Fiom – afferma Roberta Turi, segretaria nazionale dei metalmeccanici Cgil – ritiene positivo il percorso identificato, frutto delle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori della Micron. Ora bisogna lavorare per dare una soluzione positiva all’intera vertenza e arrivare all’azzeramento degli esuberi. Per fare questo è fondamentale che l’azienda faccia la sua parte fino in fondo”.

“Con questo accordo – aveva dichiarato De Vincenti al termine dell’incontro – si dà soluzione organica a tutti i problemi occupazionali presenti in Micron. Ora ci aspettiamo il ripristino di un clima di collaborazione da parte di tutti per accompagnare la fase di consolidamento e di investimenti in Italia della multinazionale americana”.

“Il Governo, nel valutare positivamente il lavoro svolto fino a oggi, che ha permesso alla società di ridurre il numero delle eccedenze da 419 agli attuali 28 – spiegano dal Mise – ha chiesto ulteriori sforzi per portare a conclusione positiva la fase di ristrutturazione. In particolare, il viceministro ha chiesto a Micron di non procedere nell’immediato all’apertura unilaterale della procedura di mobilità e ha anche invitato Micron a continuare la ricerca di opportunità di lavoro per i dipendenti rimasti. Ugualmente ha chiesto a ST Microelectronics, presente all’incontro, un analogo sforzo per individuare possibili posizioni lavorative”.

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