18,8 milioni di euro per lasciare Nokia. È quanto è stato offerto a Stephen Elop, che aveva rassegnato le dimissioni da amministratore delegato della società finlandese a poche ore dall’annuncio del passaggio nelle mani di Microsoft lo scorso 3 settembre, ed era stato sostituito da Risto Siilasmaa, nominato Ceo ad interim.
L’operazione dell’anno nel settore tecnologico, costata al colosso statunitense 5,4 miliardi di dollari, ha quindi fruttato denari in abbondanza al 49enne manager canadese, il quale quando solo tre anni fa aveva ricevuto 6,2 milioni di dollari per spostarsi da Microsoft a Nokia. In pratica, tornando a casa, incassa circa il triplo.
Come emerge dai documenti preparatori dell’assemblea straordinaria del colosso finlandese, che è chiamata ad approvare l’operazione il prossimo 19 novembre, ci sarà un compenso netto di 14,6 milioni, attraverso l’assegnazione di azioni, al quale si uniscono altri 4,2 milioni di stipendio e bonus: li percepirà al momento della chiusura dell’operazione con Microsoft, prevista nel primo trimestre del 2014.
Secondo i documenti di Nokia, il 70 per cento dei compensi diretti ad Elop saranno a carico dell’azienda di Redmond.
Secondo il Financial Times la cifra è destinata ad accendere le polemiche. Alcuni in Finlandia credono che il top-manager abbia avuto un conflitto di interessi nel vendere parte di Nokia a Microsoft. Altri hanno denunciato che il prezzo a cui la divisione di telefonia mobile è stata venduta è troppo basso per un gruppo che fino allo scorso anno era il più grande produttore di cellulari al mondo. Altri analisti sottolineano che l’ingente importo non sarebbe proporzionale all’attività di Elop, incapace, a loro dire, di risollevare un’azienda in forte crisi che non ha saputo interpretare le evoluzioni del mercato.
Elop è uno dei nomi in lizza per prendere il posto di Steve Ballmer, attuale ad di Microsoft, che lo scorso 23 agosto ha annunciato le proprie dimissioni ma resterà in carica per altri 11 mesi in attesa della nomina di un successore.