LA MAXI FUSIONE

Microsoft-Activision Blizzard: dalla Ue ok con riserva al merger da 69 miliardi

L’approvazione subordinata al pieno rispetto degli impegni proposti dal colosso del software per arginare il pericolo concorrenza nel cloud gaming. Licenze gratuite decennali per consumatori e fornitori dei servizi di streaming. Il disco verde arriva a poche settimane dal blocco da parte dell’Antitrust Uk. In Italia il 5 giugno taglio del nastro della nuova Cloud Region

Pubblicato il 16 Mag 2023

merger, digital

La Commissione europea ha dato il via libera all’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. L’operazione da 69 miliardi è però condizionata al rispetto degli impegni offerti da Microsoft, che affrontano pienamente i problemi di concorrenza sollevati dalla transazione. Entrambe le società, infatti, sviluppano e vendono giochi per pc, console e dispositivi mobili. Microsoft produce e distribuisce anche la piattaforma Xbox, insieme a una vasta gamma di prodotti e servizi, incluso il sistema operativo per pc Windows, mentre il portafoglio di titoli di Activision include famosi franchise come Call of Duty, World of Warcraft, Overwatch e Diablo.

I risultati dell’indagine condotta dalla Commissione

A differenza di quanto ipotizzato all’inizio dell’istruttoria aperta Bruxelles, l’indagine di mercato approfondita avviata dalla Commissione ha indicato che Microsoft non sarebbe in grado di danneggiare le console e i servizi di abbonamento multigioco rivali. Allo stesso tempo, ha confermato che Redmond potrebbe avere un impatto sulla distribuzione di giochi tramite servizi di streaming in cloud, e che la sua posizione nel mercato dei sistemi operativi per pc sarebbe rafforzata.
Più nello specifico, la Commissione ha rilevato che Microsoft non avrebbe alcun incentivo a rifiutarsi di distribuire i giochi di Activision a Sony, che è il principale distributore di giochi per console a livello mondiale, anche nello spazio economico europeo, dove ci sono quattro console Sony PlayStation per ogni console Microsoft Xbox acquistata dai giocatori. In effetti, Microsoft avrebbe forti incentivi a continuare a distribuire i giochi di Activision attraverso un dispositivo così popolare come la PlayStation di Sony.
Anche se Microsoft decidesse di ritirare i giochi di Activision dalla PlayStation, ciò non danneggerebbe in modo significativo la concorrenza nel mercato delle console. Nonostante Call of Duty sia largamente giocato su console, è meno popolare nel mercato europeo rispetto ad altre regioni del mondo. Pertanto, anche senza poter offrire questo gioco specifico, Sony potrebbe sfruttare le sue dimensioni, il suo ampio catalogo di giochi e la sua posizione di mercato per respingere qualsiasi tentativo di indebolire la sua posizione competitiva.
Inoltre, anche senza questa transazione, Activision non avrebbe reso disponibili i suoi giochi per i servizi di abbonamento a più giochi, in quanto ciò avrebbe cannibalizzato le vendite dei singoli titoli. Pertanto, la situazione per i fornitori terzi di servizi di abbonamento a più giochi non cambierebbe dopo l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft.
Come accennato, l’acquisizione potrebbe invece danneggiare la concorrenza nella distribuzione di giochi per pc e console tramite servizi di streaming di giochi in cloud, un segmento di mercato innovativo che potrebbe trasformare il modo in cui molti giocatori giocano ai videogiochi. Nonostante il suo potenziale, però, il cloud game streaming è oggi molto limitato. La Commissione ha rilevato che la popolarità dei giochi di Activision potrebbe favorirne la crescita. Invece, se Microsoft rendesse i giochi di Activision esclusivi per il proprio servizio di cloud game streaming, Game Pass Ultimate, e li negasse ai fornitori di cloud game streaming rivali, ridurrebbe la concorrenza nella distribuzione di giochi tramite cloud game streaming.
Se Microsoft rendesse i giochi di Activision esclusivi per il proprio servizio di cloud game streaming, potrebbe anche rafforzare la posizione di Windows nel mercato dei sistemi operativi per pc. Questo potrebbe accadere se Microsoft ostacolasse o degradasse lo streaming dei giochi di Activision su pc che utilizzano sistemi operativi diversi da Windows.

Gli impegni assunti da Microsoft

Per affrontare i problemi di concorrenza individuati dalla Commissione nel mercato della distribuzione di giochi per pc e console tramite servizi di streaming di giochi su cloud, Microsoft ha offerto una serie di impegni di licenza completi, con una durata di dieci anni. Si tratta nello specifico di due licenze gratuite: una per i consumatori che consentirebbe loro di trasmettere in streaming, tramite qualsiasi servizio di streaming di giochi cloud di loro scelta, tutti i giochi per pc e console Activision Blizzard attuali e futuri per i quali dispongono di una licenza; l’altra corrispondente ai fornitori di servizi di streaming di giochi su cloud per consentire ai giocatori di riprodurre in streaming qualsiasi gioco per pc e consolle di Activision Blizzard.

Attualmente, Activision Blizzard non concede in licenza i suoi giochi ai servizi di streaming di giochi cloud, né esegue lo streaming dei giochi. Queste licenze garantiranno che i giocatori che hanno acquistato uno o più giochi Activision in un marketplace per pc o console, o che si sono abbonati a un servizio di abbonamento multi-gioco che include i giochi Activision, abbiano il diritto di riprodurre i software con qualsiasi servizio di streaming di giochi cloud di loro scelta e su qualsiasi dispositivo utilizzando qualsiasi sistema operativo. I rimedi, spiegano da Bruxelles, assicurano inoltre che i giochi di Activision disponibili per lo streaming abbiano la stessa qualità e i contenuti dei giochi disponibili per il download tradizionale.

La Commissione indica inoltre che tali impegni “risolvono pienamente i problemi di concorrenza individuati e rappresentano un miglioramento significativo per lo streaming di giochi su cloud rispetto alla situazione attuale”. Consentiranno a milioni di consumatori di riprodurre in streaming i giochi di Activision utilizzando qualsiasi servizio di cloud gaming operante nello spazio economico europeo, a condizione che siano acquistati in un negozio online o inclusi in un abbonamento multigioco attivo nell’area. Inoltre, la disponibilità dei bestseller di Activision per lo streaming tramite tutti i servizi di streaming di giochi cloud stimolerà lo sviluppo di questa tecnologia dinamica.

Il commento di Microsoft

“La Commissione europea ha richiesto a Microsoft di concedere automaticamente la licenza dei titoli più popolari Activision Blizzard ai servizi di cloud gaming concorrenti – spiega Brad Smith, Vice Chair and President di Microsoft – Questo provvedimento sarà applicato a livello globale e consentirà a milioni di utenti in tutto il mondo di giocare a questi titoli su qualsiasi dispositivo di loro scelta”.

Lo stop dall’Authority britannica

La decisione dell’Unione europea arriva dopo che il mese scorso la Competition and Markets Authority del Regno Unito aveva bloccato l’accordo per il timore che potesse ridurre la concorrenza nel nascente mercato del cloud gaming. La Cma ha affermato che Microsoft avrebbe trovato vantaggioso dal punto di vista commerciale rendere i giochi chiave di Activision, come Call of Duty, esclusivi per le proprie piattaforme di cloud gaming. L’Authority ha tuttavia affermato che l’acquisizione non ridurrebbe la concorrenza nel mercato delle console, paventata come detto soprattutto da Sony.

L’autorità britannica aveva accettato la promessa di Microsoft di non usare la proprietà di Call of Duty per danneggiare il mercato delle console mettendo in difficoltà PlayStation, con la garanzia che il titolo stato disponibile su altre piattaforme per almeno dieci anni. Successivamente l’organismo di concorrenza britannico aveva bloccato l’operazione all’ultimo minuto per motivi diversi, sostenendo che l’acquisizione avrebbe per l’appunto dato a Microsoft un potere eccessivo per plasmare il nascente campo del cloud gaming.

La nuova Cloud Region italiana

Intanto Microsoft compie un altro importante passo in avanti nell’ambito del suo piano Ambizione Italia: nasce infatti a Milano la Cloud Region di Microsoft in Italia, che consentirà alle aziende di ogni dimensione e settore di accedere a servizi cloud locali con i massimi livelli di sicurezza, sovranità dei dati e tecnologie innovative. Il taglio del nastro il prossimo 5  giugno.

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