Va in porto l’acquisizione in ambito consumer tech più importante degli ultimi 20 anni, dai tempi dell’operazione Aol-Time Warner: Microsoft chiude il takevoer sul colosso del gamimg Activision per 69 miliardi di dollari. Il closing è arrivato a stretto giro dopo il via libera del massimo organo di controllo della concorrenza britannico, ultimo ortacolo nella corsa alla conclusione del takeover. La condizione imposta dalla Competition and Markets Authority (Cma) e accettata da Redmond è quella di rinunciare ai diritti per il cloud gaming. “Il nuovo accordo impedirà a Microsoft di bloccare la concorrenza nel settore del cloud gaming mentre questo mercato sta decollando, preservando prezzi e servizi competitivi per i clienti del cloud gaming del Regno Unito“, ha dichiarato l’autorità di regolamentazione in un comunicato.
Il cloud gaming è del resto considerato la prossima frontiera del settore, in quanto offre servizi di abbonamento che consentono di guardare i giochi in streaming proprio come farebbero con i film o gli spettacoli su Netflix. Potrebbe anche eliminare la necessità di acquistare console e gli utenti sarebbero così in grado di giocare su qualsiasi dispositivo: non solo pc, ma anche smartphone e smart tv.
L’evoluzione del caso
La Cma era l’ultima autorità di regolamentazione che ostacolava l’accordo. Redmond aveva proposto per la prima volta l’acquisizione di Activision nel gennaio 2022, ma da allora ha dovuto affrontare posizioni critiche da parte dell’antitrust negli Stati Uniti, in Europa e nel Regno Unito.
Le autorità dell’Unione europea sono state le prime a dare il via libera all’operazione a maggio, dopo che Microsoft ha offerto una serie di concessioni all’Ue. In quell’occasione, la Cma ha dichiarato di aver mantenuto la sua decisione iniziale di bloccare l’accordo perché i compromessi presentati all’Ue avrebbero permesso a Microsoft di “stabilire i termini e le condizioni di questo mercato per i prossimi dieci anni”.
Nel frattempo, negli Stati Uniti, la Federal Trade Commission stava combattendo una battaglia legale nel tentativo di far saltare l’acquisizione. A luglio, tuttavia, un giudice ha bloccato l’iniziativa della Ftc, spianando la strada all’operazione negli Stati Uniti.
A luglio, la Cma aveva dichiarato che avrebbe preso in considerazione una nuova proposta da parte di Microsoft che riuscisse a dissipare le preoccupazioni espresse a seguito di un’indagine approfondita. Microsoft ha risposto cedendo i diritti cloud dei giochi Activision all’editore francese Ubisoft Entertainment. “Questo permetterà a Ubisoft di offrire i contenuti di Activision con qualsiasi modello di business, compresi i servizi di abbonamento multigioco. Contribuirà inoltre a garantire che i fornitori di giochi cloud siano in grado di utilizzare sistemi operativi diversi da Windows per i contenuti di Activision, riducendo i costi e aumentando l’efficienza”, ha spiegato la Cma.
Una vittoria per l’intero ecosistema
Il presidente di Microsoft Brad Smith ha dichiarato su X di essere “grato” per la revisione e la decisione della Cma. “Abbiamo ora superato l’ultimo ostacolo normativo per chiudere questa acquisizione, che crediamo porterà benefici ai giocatori e all’industria del gioco in tutto il mondo”, ha dichiarato Smith.
Bobby Kotick, ceo di Activision Blizzard, ha scritto in un’e-mail indirizzata ai dipendenti del gruppo di essere “entusiasta del nostro prossimo capitolo insieme a Microsoft e delle infinite possibilità che questo crea per voi e per i nostri giocatori”.
Il risultato può dirsi frutto di un incessante sforzo “diplomatico” compiuto dall’intero ecosistema: a febbraio Microsoft aveva siglato un accordo per portare i giochi Xbox sul servizio di cloud gaming di Nvidia e aveva stretto una collaborazione decennale per portare Call of Duty, uno dei titoli di riferimento di Activision, ai giocatori Nintendo nello stesso giorno di Xbox, “con piena parità di funzioni e contenuti”. A luglio Redmond ha inoltre trovato un’intesa con la rivale di sempre Sony per pubblicare Call of Duty anche sulla console di gioco PlayStation.