IL DEAL DA 69 MILIARDI

Microsoft-Activision, la decisione dell’Antitrust Ue attesa entro l’8 novembre

Secondo indiscrezioni di stampa in corso l’indagine conoscitiva: questionario da 100 domande inviato ai principali produttori di videogiochi per valutare il potenziale impatto dell’operazione sulla concorrenza. Le risposte dovranno pervenire entro il 10 ottobre

Pubblicato il 07 Ott 2022

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Le autorità di regolamentazione antitrust dell’Unione europea hanno coinvolto gli sviluppatori di videogiochi in un’indagine conoscitiva per stabilire se le aziende del settore ritengono che l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft rappresenti un pericolo per la concorrenza del mercato. A dirlo è Reuters, che ha potuto visionare il documento preparato dal regolatore, il quale dovrebbe prendere una decisione preliminare sull’opportunità del deal da 69 miliardi di dollari, il più grande di sempre del settore, entro l’8 novembre. Gli intervistati hanno tempo fino al 10 ottobre per rispondere. Dopo la decisione dell’antitrust attesa per il mese prossimo, ci si aspetta che la Commissione europea apra un’indagine di quattro mesi.

Le domande poste nel questionario

Il questionario, con circa 100 domande, chiede innanzitutto se Microsoft potrebbe essere incentivata a bloccare l’accesso dei concorrenti ai titoli più venduti di Activision. L’autorità europea della concorrenza ha anche domandato ai principali attori del mercato se dal loro punto di vista la raccolta di dati degli utenti da parte di Activision potrebbe dare alla Big tech un vantaggio competitivo nello sviluppo, nella pubblicazione e nella distribuzione di giochi per computer e console.

A sviluppatori di giochi, editori e distributori è stato chiesto se l’accordo avrebbe influito sul loro potere contrattuale in merito ai termini di vendita di giochi per console e Pc tramite Xbox di Microsoft e il suo servizio di streaming di giochi cloud Game Pass.

I regolatori volevano anche sapere se ci sarebbero sufficienti fornitori alternativi sul mercato dopo l’accordo anche nel caso in cui Microsoft decidesse di rendere i giochi di Activision disponibili esclusivamente su Xbox, Games Pass e servizi di streaming di giochi in cloud.

Ma si indaga anche su eventuali clausole di esclusività che rafforzerebbero il sistema operativo Windows rispetto ai rivali e sull’ipotesi che l’aggiunta delle attività di Activision alla vendita del sistema operativo per Pc, ai servizi di cloud computing e agli strumenti software relativi ai giochi costituisca per Microsoft un vantaggio nel settore dei videogiochi.

L’antitrust ha infine chiesto quanto sia importante il franchise Call of Duty per i distributori di giochi per console, servizi di abbonamento multi-gioco di terze parti su computer e fornitori di servizi di streaming di giochi su cloud.

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