La partnership tra Microsoft e OpenAI, compresi i recenti sviluppi, ha portato a una situazione di fusione rilevante e, in caso affermativo, qual è l’impatto che la fusione potrebbe avere sulla concorrenza nel Regno Unito? L’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati (Cma) offre una prima opportunità alle parti e ai terzi interessati di dare una risposta a questi quesiti: l’invito a commentare (Itc) costituisce la prima parte del processo di raccolta delle informazioni della Cma e precede qualsiasi avvio di un’indagine formale di fase 1.
Necessità di una forte concorrenza
La velocità con cui l’intelligenza artificiale (AI) si sta espandendo nei casi d’uso e nei mercati non ha rivali nella storia economica, mentre i progressi nei potenti modelli di base (FM) significano che questo è un momento cruciale nello sviluppo di questa tecnologia trasformativa. Un recente rapporto della Cma sul mercato in rapida evoluzione dei FM ha rilevato sia le opportunità che i rischi per la concorrenza e la protezione dei consumatori: tra questi, fondamentale è la necessità di una forte concorrenza tra gli sviluppatori di intelligenza artificiale che contribuisca a fornire innovazione, crescita e pratiche responsabili in tutto il settore, nonché la necessità di una concorrenza aperta ed efficace nell’implementazione dei FM in una serie di attività a valle.
Nell’ambito del suo lavoro in corso in questo settore, la Cma ha monitorato da vicino l’impatto di partenariati e accordi strategici che potrebbero comportare un indebolimento della concorrenza nello sviluppo o nell’uso dei FM. La partnership tra Microsoft e OpenAI (che comprende un investimento pluriennale di svariati miliardi di dollari, la collaborazione nello sviluppo tecnologico e la fornitura esclusiva di servizi cloud da parte di Microsoft a OpenAI) rappresenta una relazione stretta e sfaccettata tra due aziende con attività significative nei FM e mercati correlati.
L’impatto sulla concorrenza della partnership Microsoft-OpenAI
Recentemente si sono verificati numerosi sviluppi nella governance di OpenAI, alcuni dei quali hanno coinvolto Microsoft. Alla luce di questi sviluppi, la Cma sta ora emettendo un Itc per determinare se la partnership Microsoft/OpenAI, compresi i recenti sviluppi, ha portato ad una situazione di fusione rilevante e, in caso affermativo, il potenziale impatto sulla concorrenza. La Cma esaminerà se la partnership abbia portato ad un’acquisizione di controllo – cioè, quando si traduce in una parte che ha un’influenza materiale, un controllo di fatto o più del 50% dei diritti di voto su un’altra entità – o un cambiamento nella natura di controllo da parte di un’entità su un’altra.
“L’invito a commentare è la prima parte del processo di raccolta delle informazioni della Cma e arriva prima dell’avvio di qualsiasi indagine di fase 1, che avverrebbe solo una volta che la Cma avrà ricevuto le informazioni di cui ha bisogno dalle parti del partenariato – afferma Sorcha O’Carroll, Direttore senior per le fusioni presso la Cma -. La Cma invita ora a valutare se la partnership tra Microsoft e OpenAI, compresi i recenti sviluppi, si traduca nella creazione di una situazione di fusione rilevante e, in tal caso, l’impatto della partnership sulla concorrenza nel Regno Unito”.
Microsoft: “Non poossediamo quote di OpenAI”
Microsoft ha dichiarato in un comunicato di non possedere alcuna parte di OpenAI. “Anche se i dettagli del nostro accordo rimangono confidenziali, è importante notare che Microsoft non possiede alcuna parte di OpenAI e ha semplicemente il diritto di condividere la distribuzione degli utili”, ha affermato il portavoce della società Frank Shaw.