Microsoft sotto attacco in Finlandia: “Su Nokia ci ha tradito”

Dopo la nuova ondata di tagli il governo accusa l’azienda americana di non aver mai mantenuto le promesse. Il ministro delle Finanze in parlamento: “Disimpegno dal business hardware, mai realizzato il data center. Ora si facciano carico dei gravi danni occupazionali”

Pubblicato il 27 Mag 2016

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Il governo finlandese allo scontro frontale con Microsoft dopo la tornata di licenziamenti annunciati ieri. L’azienda americana è accusata di non aver mantenuto le promesse fatte subito dopo l’acquisizione della unit di telefonia di Nokia nel 2014 di aprire nel Paese nordico una centrale operativa. “Siamo stati traditi”. Si punta a un incontro con i vertici aziendali per tentare di costruire una rete di ammortizzatori sociali.

Ieri Microsoft ha annunciato un programma di ristrutturazione che prevede tagli per 1.350 posti di lavoro in Finlandia e 500 a livello globale, come parte di una strategia che punta a “snellire il business dell’hardware di smartphone”. Un annuncio che viene interpretato, nella patria dei Nokia, come l’inizio per Microsoft del suo disiimpegno dallo sviluppo di progetti mobile.

Dopo la controversa acquisizione del business telefonia Microsoft, ribadiscono in Finlandia, aveva promesso di mantenere posti di lavoro in ricerca e sviluppo, e persino parlato di aprire un data center nel paese.

“Sono deluso, le promesse non sono state mantenute”, ha detto il ministro delle Finanze Alexander Stubb in assemblea plenaria del Parlamento, riferisce Reuters. “Prova ne è il data data center mai concretizzato”. Rilancia il ministro per l’occupazione Jari Lindstrom: “L’azienda si faccia carico il più possibile delle conseguenze delle proprie scelte”.

Non è la prima volta che il governo finlandese esprime insoddisfazione per la politica industriale di Microsoft. Poco dopo l’acquisizione, il taglio di 12.500 posti di lavoro nella unit Devices and Services (di cui circa 1.100 posti di lavoro in Finlandia), aveva scatenato la reazione esasperata dei politici. L’allora ministro delle Finanze Antti Rinne disse che la Finlandia era stata “tradita”. Anche l’anno scorso la società ha annunciato un ulteriore 7.800 tagli legati alla precedente attività di Nokia.

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