Rally in Borsa per il titolo Microsoft: le azioni del colosso informatico hanno guadagnato il 2,8% negli scambi di ieri sera dopo che l’azienda ha annunciato un incremento dell’11% del dividendo (da 46 a 51 centesimi di dollaro) e un programma di riacquisto di azioni proprie da 40 miliardi di dollari. Dall’inizio dell’anno ad oggi il titolo Microsoft si è apprezzato del 39%.
Tutti i buyback di Microsoft
Per Microsoft si tratta del terzo programma di share buyback con queste gigantesche dimensioni: i precedenti da 40 miliardi sono stati lanciati nel 2013 e nel 2016. L’azienda ne ha comunque varati altri dal 2017 al 2019 e in totale è arrivata a riacquistare 419 milioni di azioni proprie per un valore di 35,7 miliardi di dollari, circa il 3,8% dell’attuale capitalizzazione intera del gruppo, che supera il trilione di dollari.
Nel secondo trimestre del 2019 Microsoft ha comprato titoli propri per 4,6 miliardi. Al 30 giugno Microsoft aveva ancora 11,4 miliardi rimasti sul programma di riacquisto di azioni autorizzato nel 2016, secondo le informazioni depositate alla Sec, l’ente regolatore di Borsa. Il nuovo piano non ha scadenza e l’azienda si riserva di chiuderlo in qualunque momento, ha chiarito Microsoft.
Dividendo a +11% sull’onda del successo di Azure
Lo slancio in Borsa è stato fornito anche dall’annuncio dell’incremento del dividendo (da 46 a 51 centesimi), anche qui non una prima per Microsoft: già nel 2018 aveva alzato il dividendo da 42 a 46 centesimi. Il colosso di Redmond premia gli azionisti grazie a prestazioni finanziarie brillanti: il quarto trimestre fiscale si è chiuso con utili a 39,2 miliardi di dollari (+137%); i ricavi annuali crescono del 14%, a quota a 125,8 miliardi; le attività legate alla piattaforma cloud Azure pesano per un terzo del fatturato.
Microsoft in controtendenza
Le attività di riacquisto di azioni proprie sono in calo nell’ultimo trimestre: secondo Bank of America Merrill Lynch, all’interno dell’S&P 500 i buyback sono scesi del 14% rispetto al secondo trimestre del 2018. Il totale valore di queste operazioni, osserva la banca americana, non raggiungerà a fine anno la cifra di un trilione di dollari precedentemente prevista.
Contro il bando di Trump a Huawei
Nei giorni scorsi Brad Smith, presidente e chief legal officer di Microsoft, in un’intervista a Bloomberg Businessweek, ha definito “anti-americana” la politica di Donald Trump contro Huawei e fatto sapere che Microsoft ha chiesto spiegazioni ai regolatori statunitensi ricevendo però risposte fumose. per Microsoft la strategia di Trump mette in pericolo tutte le aziende tecnologiche Usa: “L’unico modo in cui puoi gestire la tecnologia globale è far sì che i governi collaborino realmente”.