Nonostante la crisi economica del 2009, il mercato del software per
application infrastructure and middleware (Aim) ha continuato a
crescere. Non agli stessi ritmi del 2008 (quando aveva conosciuto
un incremento del 7,1% per un revenue di 15,5 miliardi di dollari),
ma comunque con un risultato positivo: +2,8% e un fatturato globale
complessivo di 15,9 miliardi. I dati emergono dalla nuova ricerca
Gartner "Market share: application infrastructure and
middleware software, worldwide, 2009”.
"Tutto considerato, nel 2009 il mercato Aim ha messo a segno
risultati migliori della maggior parte dei segmenti software”,
nota Fabrizio Biscotti, research director di Gartner. "La
crisi economica ha colpito il settore: i tagli ai budget hanno
costretto a ridurre le spese con conseguente ridimensionamento,
rinvio o cancellazione di progetti. Ciò ha danneggiato le entrate
dei vendor e in effetti il 2009, in termini di tassi di crescita,
è stato l’anno peggiore per la spesa in Aim. La crescente
adozione dell’open source ha eroso i guadagni”.
“Ciononostante, grazie ad alcuni forti elementi di spinta, come
le architetture Soa (service-oriented architecture), l’adozione
del business process management (Bpm) e la domanda sostenuta di
integrazione di applicazioni, il mercato complessivo dell’Aim è
rimasto positivo, al contrario della maggior parte dei segmenti
software, che hanno visto scendere le revenues”, conclude
Biscotti.
Mentre il 2008 è stato caratterizzato da alcune grosse
acquisizioni che hanno introdotto importanti cambiamenti nel
mercato, il 2009 è stato un anno tranquillo dal punto di vista
dell’attività di merger and acquisition: vendor come Oracle,
Software Ag e Progress hanno capitalizzato sulle passate operazioni
di mercato. Ma non appena l’economia tornerà a tirare, Gartner
prevede una robusta crescita per la tecnologia Aim, perché
emergerà prepotentemente la domanda rimasta inespressa l’anno
scorso.
I principali player del settore sono Ibm, Oracle, Microsoft,
Software Ag e Tibco e controllano all’incirca il 58% del mercato
Aim nel 2009, in crescita rispetto al 52% del 2008. Ibm ha
mantenuto la leadership e ha attratto il 31,5% del revenue totale
del software Aim l’anno scorso, pari a oltre 5 miliardi di
dollari, con una crescita dell’8,1% rispetto al 2008. Ma è
Oracle ad avanzare a passi da gigante (+29,2% dal 2008 al 2009) ed
è seconda per giro d’affari (2,6 miliardi nel 2009, il 16,7% del
totale del mercato Aim). Hanno guadagnato market share l’anno
scorso anche Microsoft (+9,6%, revenues totali 621 milioni di
dollari) e Software Ag (+9,1%, fatturato complessivo 476 milioni di
dollari), mentre Tibco ha perso l’1,2% e gli altri vendor,
insieme, hanno perso l’8,6%, sempre in termini di entrate.
Dei 12 segmenti in cui Gartner divide il mercato Aim, le tecnologie
Soa governance, il message-oriented middleware, le appliance Aim e
le suite Bpm sono state le aree a maggior crescita nel 2009, con
incrementi a due cifre. "Le tecnologie di governance Soa sono
un mercato innovativo e dinamico dove ancora operano piccoli
player, il che implica che probabilmente siamo prossimi al
consolidamento e i prodotti saranno incorporati in suite di It
governance più ampie nel medio termine”, secondo Teresa Jones,
senior analyst di Gartner. "Il mercato delle suite Bpm
continua a crescere a ritmi sostenuti, dimostrando il suo valore
anche in un periodo economico difficile: si tratta infatti di
soluzioni che permettono l’automazione dei processi e danno
sostegno alle strategie di riduzione dei costi, aiutando le aziende
a concentrarsi sul miglioramento dei loro processi di
business”.
Infine, Nord America e Europa occidentale sono i mercati del mondo
più grandi per i prodotti Aim, seguiti da Giappone e
Asia/Pacifico, mentre i Paesi emergenti sono i mercati a più
rapida crescita, con buone performance in America Latina, Medio
Oriente e Africa. La grande delusione, dicono gli analisti, è
l’Europa orientale, che ha vissuto un anno molto difficile e ha
registrato una prestazione negativa rispetto a regioni più mature.
L’Asia/Pacifico ha avuto un andamento al di sopra della media
mondiale, ma al di sotto delle attese.
"Nel 2008, l’acquisizione di Bea da parte di Oracle ha avuto
un profondo effetto nell’Asia/Pacifico, perché Bea storicamente
è stato un vendor molto forte in questa regione, che ha
controllato grandi porzioni del mercato, specialmente in Cina”,
spiega Asheesh Raina, principal analyst di Gartner e lead analyst
dell’Aim in Asia/Pacifico. "Lo stesso vale per Sun
Microsystems dopo l’annuncio dell’acquisizione da parte di
Oracle nel 2009, perché aziende e enti nella regione usavano da
tempo le soluzioni Sun. L’incertezza che circonda l’esito di
questa operazione ha spinto i clienti potenziali o indecisi a
ritardare i loro acquisti”.
"Il mercato Aim continua a trovarsi in una fase di turbolenza
creativa con i vendor maggiori che cercano il consolidamento
tramite importanti acquisizioni e una robusta crescita organica,
mentre dall’altro lato c’è una grande varietà di player
nuovi, specialmente in settori caldi come il low- latency messaging
(Llm), il managed file transfer (Mft), l’extreme transaction
processing (Xtp), il complex event processing (Cep) e la business
process analysis (Bpa)," conclude Biscotti. "Oltre a
questo rileviamo un’intensa attività intorno al cloud con forti
ripercussioni sull’offerta Aim. Cresce anche l'attenzione
verso le offerte di tipo application-platform-as-a-service (APaaS)
da parte di molte aziende che desiderano un veloce ritorno sui loro
investimenti in sviluppo software”.