Le costrizioni sulla supply chain e le instabilità geopolitiche ed economiche non fermano gli investimenti in infrastrutture digitali per le aziende più connesse: a rivelarlo è l’ultimo Global interconnection index o Gxi (SCARICA QUI IL REPORT), lo studio di mercato pubblicato annualmente da Equinix e principale fonte di dati e insight sull’interconnessione e sul suo crescente impatto sul mondo digitale.
Le aziende più connesse all’ecosistema – ovvero quelle che si interconnettono direttamente con i partner per fornire i propri servizi digitali – hanno ampliato le proprie operazioni digitali più negli ultimi cinque trimestri che nei cinque anni precedenti. In media le aziende si connettono a un numero tre volte superiore di partner dell’ecosistema aziendale con un conseguente aumento della larghezza di banda utilizzata.
Secondo il Gxi 2023, infatti, la larghezza di banda di interconnessione globale raggiungerà 27.762 terabit al secondo (Tbps) entro il 2025, con un tasso di crescita annuale composto (Cagr) quinquennale del 40%, equivalente a 110 zettabyte di dati scambiati annualmente. Questa crescita dimostra come le organizzazioni stiano ripensando il proprio business per implementare infrastrutture future-proof sulle piattaforme tecnologiche. E, infatti, il numero di organizzazioni che diventano leader digitali è aumentato in un anno del 30%.
Il 90% delle aziende Fortune 500 sarà provider digitale
Mentre le aziende si reinventano in seguito alla pandemia globale, la densità degli ecosistemi è diventata un catalizzatore dell’innovazione digitale, che continua ad alimentare la crescita della larghezza di banda di interconnessione, si legge nel report.
“Quando parliamo di interconnessione ci riferiamo a uno scambio di traffico diretto e privato tra due o più parti attraverso una carrier-neutral colocation in un data center. Il Gxi è una bussola per capire come le aziende stanno utilizzando la larghezza di banda di interconnessione e la loro infrastruttura distribuita per modellare e scalare l’economia digitale globale”, osserva Emmanuel Becker, managing director di Equinix Italia. “Nel complesso emerge come i leader responsabili della trasformazione digitale siano concentrati sul cambiamento del settore, mentre la disruption e le pressioni del mercato stanno travolgendo i ritardatari. Il numero di organizzazioni che diventano leader digitali è infatti aumentato del 30% nonostante i vincoli della supply chain e le instabilità geopolitiche ed economiche”.
Il Gxi 2023 prevede che entro il 2025 l’80% delle aziende G2000 diventerà leader digitale, interconnettendosi in media con più di 4 provider hyperscale e più di 30 partner SaaS/commerciali. Inoltre, il 90% delle aziende Fortune 500 diventerà provider digitale, vendendo e utilizzando servizi digitali. L’85% delle aziende globali espanderà l’accesso multicloud in diverse aree geografiche.
Crescita digitale continua, accelera il passaggio all’edge
Lo studio prevede che la larghezza di banda di interconnessione continuerà a crescere a un tasso Cagr superiore al 35% in tutte le regioni mondiali e nelle principali metropoli fino al 2025. In particolare l’implementazione di infrastrutture digitali nell’area Emea è superiore del 20-30% rispetto alle altre regioni, dimostrando un particolare focus sull’hybrid deployment. Londra è la capitale dell’interconnessione; oltre a essere la più grande, è anche la metropoli principale con la crescita più rapida, con un Cagr del 43%. Parigi e Londra registrano la maggiore percentuale di connessioni a partner commerciali, mentre Amsterdam mostra una crescita significativa di Hyperscaler.
Intanto accelera il passaggio all’edge: sia le aziende che i service provider stanno interconnettendo l’infrastruttura edge il 20% più velocemente rispetto al core a livello globale. In Europa, grazie alla vicinanza diretta ai punti di attracco sottomarini, Madrid è una posizione strategica per l’accesso alla rete ed è la più grande edge metro. Ma, secondo le previsioni, Milano supererà Stoccolma come seconda “edge metro”, grazie alla crescita dei settori manifatturiero ed energetico e all’espansione significativa dei fornitori Hyperscale.
La strada sostenibile alla prosperità digitale
Tutti i settori stanno sfruttando il digitale per accelerare gli obiettivi Esg con il 65% dei decision maker It globali dichiara che lavorerà solo con partner It in grado di soddisfare i principali obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio. Non a caso il Gxi 2023 prevede che il settore energy & utility sarà in testa al tasso di crescita digitale fino al 2025, poiché tutte le organizzazioni esplorano un approccio sostenibile per costruire ed espandere la propria presenza digitale.
“In un contesto dinamico come quello attuale ogni azienda sta diventando un digital provider e questo richiede un nuovo tipo di infrastruttura digitale costruita in modo sostenibile, sfruttando gli ecosistemi per offrire esperienze digitali senza soluzione di continuità. Chi dispone di una strategia digital-first, investe in un modello aziendale solido e orientato al futuro e si interconnette a ecosistemi ricchi, è pronto a scalare, adattarsi e prosperare”, afferma Steve Madden, vicepresidente di Digital transformation & segmentation di Equinix.
“Mentre le aziende adottano progressivamente strategie digital-first e ricercano nuove modalità di differenziazione, l’ecosistema svolge un ruolo ancora più critico. Le organizzazioni si affidano agli ecosistemi e alle infrastrutture digitali come base per scalare in modo sostenibile e fornire valore al business”, dichiara Steve White, Program vice president, Channels & alliances di Idc. “Per raggiungere questi risultati di business, le aziende sono interconnesse con clienti, partner e fornitori per accelerare la collaborazione e la co-creazione, oltre che per rispettare gli impegni di sostenibilità”.