Un team specializzato sull’ambito phigital, guidato da Luigi Borrelli (direttore d’area, nella foto) e Massimiliano Tempesta (direttore operativo). A dare vita alla nuova unit aziendale è Minsait, società del gruppo Indra, che vuole così rafforzare la propria presenza nel settore in Italia, con soluzioni che abbiano l’obiettivo di mettere in collegamento diretto il mondo fisico con quello digitale.
“Tutti i grandi operatori italiani che gestiscono infrastrutture stanno abbracciando la digitalizzazione degli asset ai fini di migliorare il controllo degli stessi e ridurre i costi operativi – afferma Borrelli – Questo rappresenta una potenzialità enorme nella gestione delle infrastrutture e di cambio di mindset e di processi. È una vera trasformazione”.
La scelta di Minsait parte dalla consapevolezza che la digitalizzazione degli asset è destinata ad avere un impatto crescente sull’economia italiana nei prossimi anni, grazie anche agli investimenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr. “Grazie alla digitalizzazione e all’approccio Phygital – aggiunge Borrelli – ci saranno opportunità per sviluppare nuovi modelli di business e per migliorare il rapporto con clienti e cittadini, generando nuove fonti di ricavi per le aziende e le istituzioni del Paese”.
Nella strategia di Minsait la spinta verso il phigital sarà supportata dalle attività su cui l’azienda si è specializzata nel corso del tempo, dall’intelligenza artificiale, all’analisi dei dati, dall’attenzione alla user experience a quella per l’ideazione di architetture e piattaforme, fino all’Internet of Things, alla tecnologia geospaziale e alla mobilità.
La unit italiana, che conta su competenze multidisciplinari ed esperienza internazionale, va a inserirsi nel team globale di esperti in questi ambiti all’interno costituito da Minsait, con l’obiettivo di integrare Information e Operation Technology, oltre che a sviluppare prodotti e servizi connessi all’Internet of Things e alla hyperconnectivity, passando per l’Intelligenza Artificiale, la Blockchain e l’edge computing.
“Stiamo cercando di rendere virtuale l’infrastruttura, così da poterne governare da remoto i dati – afferma Massimiliano Tempesta – I nostri clienti stanno cominciando a comprendere di possedere un patrimonio informativo non sfruttato. Poter gestire questo patrimonio significa proporre nuovi modelli di business e ripensare la strategia della gestione dati catturando tutto il valore della trasformazione digitale”.