Anie in missione in Brasile. L’iniziativa, supportata dal
Consolato Generale d’Italia a San Paolo e dal Dipartimento per la
Promozione degli Scambi dell’Ambasciata italiana in Brasile (ex
Ice), ha consentito alle 11 aziende rappresentative
dell'associzione di incontrare i rappresentanti della Abinee
(Associação Brasileira da Indústria Elétrica e Eletrônica) e
di visitare 80 aziende locali con con l'obiettivo di stringere
proficue sinergie commerciali, anche in vista dei massicci
investimenti in tecnologia che il Paese ha intenzione di mettere in
campo.
Le imprese aderenti a Confindustria Anie potranno dare un
importante contributo al piano di sviluppo che il Governo federale
brasiliano ha recentemente rilanciato. Il Programa de Aceleraçã
do Crescimento 2 (Pac 2), che fa seguito al precedente Pac lanciato
nel 2007, prevede due fasi per gli investimenti: la prima tra il
2011 ed il 2014 e la seconda dopo il 2014, per un valore
complessivo di 1.590 miliardi di real (circa 680 miliardi di euro).
La maggior parte degli investimenti sarà destinata ai progetti
energetici, per un valore totale di 1.092 miliardi di real (circa
470 miliardi di euro).
Oltre a essere la più grande economia dell’America Latina, il
Brasile è il decimo maggiore consumatore di energia elettrica nel
mondo. La domanda di elettricità è destinata a crescere a una
media annua del 3,6%, portando il consumo totale nei prossimi anni
a 504 TWh (consumo medio pro capite 2572 KWh). La qualità del
servizio è attualmente condizionata da frequenti fenomeni di
interruzione (in media all’anno la durata delle interruzioni per
abbonato è di 16,5 ore) e da perdite a livello di distribuzione di
energia elettrica quantificabili in circa il 14%.
Proprio nell’ottica di migliorare il servizio di distribuzione
dell’energia elettrica, il Brasile punta alla riorganizzazione di
6 utility presenti nelle regioni del Nord e del Nord-est del Paese:
per portare a termine l’obiettivo ha fatto richiesta di prestito
alla World Bank, ottenendo 495 milioni di dollari. Sempre per far
fronte ai numerosi blackout causati non tanto dalla mancanza di
energia elettrica quanto da problemi nella sua trasmissione verso
il consumatore finale, il Brasile sta implementando un programma
governativo (Proinfa) volto alla promozione e all’incentivazione
dell’uso delle energie rinnovabili, in particolare in campo
fotovoltaico.
Un’altra importante area di possibile intervento per le imprese
Anie in Brasile è costituita dai trasporti ferroviari, che
risultano ancora largamente inadeguati e sotto-dimensionati
rispetto ad altri Paesi BRICS come la Cina. Nel settore sono
previsti ampi progetti d’investimento, in particolare per la
realizzazione della rete ad alta velocità, soprattutto in vista
del doppio appuntamento con i Mondiali di Calcio nel 2014 e con le
Olimpiadi nel 2016. Nel 2010 è stata lanciata la gara d’appalto
internazionale per la costruzione della prima linea ferroviaria ad
Alta Velocità dell’America Latina, che collegherà le due
principali metropoli brasiliane (Rio de Janeiro e San Paolo),
raggiungendo il centro industriale di Campinas. La realizzazione
del progetto prevede un investimento di oltre 13 miliardi di
dollari. Considerato prioritario anche l’ammodernamento della
grande ferrovia sulla direttrice Nord-Sud, con un investimento
complessivo che superava originariamente i 5 miliardi di dollari.
Ulteriori investimenti sono previsti per il miglioramento e
l’ampliamento del servizio di metropolitana nella città di San
Paolo, che con una richiesta di 4 milioni di persone risulta da
recenti indagini la più affollata a livello mondiale.
Infine, importanti opportunità di business si offrono nel settore
delle telecomunicazioni. In Brasile sono attualmente in funzione
più di 68 milioni e mezzo di cellulari che, assieme ai 40 milioni
di telefoni fissi, collocano il Paese al 5° posto su scala
mondiale per teledensità dopo Cina, Stati Uniti, Giappone e
Germania. Ulteriori piani governativi di diffusione della telefonia
mobile sono stati programmati per agevolare gli acquisti di
cellulari da parte delle fasce più deboli della popolazione. Sono
previsti nuovi investimenti pubblici per la diffusione della banda
larga e il miglioramento della rete infrastrutturale.
“I massicci piani di investimento che il governo brasiliano ha
programmato nel campo dell’energia, dei trasporti ferroviari e
delle telecomunicazioni costituiscono un’importantissima
occasione d’intervento e di sviluppo per le nostre imprese –
spiega Claudio Andrea Gemme, Ppesidente di Confindustria Anie –
La fortissima vocazione alla ricerca e il nostro ormai riconosciuto
know-how tecnologico ci collocherà di diritto nell’immediato
futuro in una posizione di partnership privilegiata con le aziende
brasiliane dei settori elettrotecnico ed elettronico”.
“La missione in Brasile della delegazione Anie avviene alla
vigilia dell’importante rassegna “Momento Italia-Brasile” che
verrà inaugurata a metà ottobre e proseguirà nel corso del 2012
– conclude – La manifestazione costituisce una fondamentale
occasione di rafforzamento delle relazioni fra le imprese dei
nostri due Paesi anche in vista delle importanti manifestazioni
sportive in programma nei prossimi anni. Il Mondiale di calcio nel
2014 e i Giochi olimpici nel 2016 rappresentano certamente un
volano per gli investimenti nella componente tecnologica delle reti
infrastrutturali che consentiranno al Paese di finalizzare i piani
di sviluppo”.
Con un recupero rispetto a livelli 2009, nel 2010 le esportazioni
italiane verso il Brasile hanno quasi raggiunto i 4 miliardi di
euro. Secondo le più recenti stime per l’anno in corso il trend
dovrebbe confermarsi positivo con un rialzo a doppia cifra. Il
comparto dell’elettrotecnica ed elettronica, con una quota del
7,4%, risulta negli ultimi mesi in forte crescita. Se anche per il
resto dell’anno si confermasse il buon andamento del primo
semestre 2011, l’export di settore dovrebbe superare i 300
milioni di euro.
Nel dettaglio, i comparti dell’elettrotecnica italiana che hanno
generato più esportazioni verso il Brasile nel 2010 sono stati la
produzione, distribuzione e trasmissione di energia (71,1 milioni
di euro), i cavi (44,4 milioni di euro) e gli apparecchi domestici
e professionali (28,5 milioni di euro). Per quanto riguarda
l’industria elettronica, sono prevalenti le vendite dall’Italia
verso il Brasile di apparecchi di automazione e misura (50,1
milioni di euro), apparati e sistemi per comunicazioni (33,2
milioni di euro) e di componenti elettronici (20,1 milioni di
euro).