Si chiama “China Project” la strategia lanciata da Halldis, società italiana parte del Gruppo Windows on Europe che punta a diffondere il proprio marchio sul mercato cinese degli affitti temporanei, valutato in forte crescita. La sfida si rivolge a competitor internazionali come Onefinestay, Vacasa, Ascott o Frasers.
Due i binari dell’iniziativa. Il primo, di marketing indiretto, prevede la collaborazione con alcuni portali di distribuzione cinesi come Ctrip, Zhubaijia o Tujia, con cui Halldis ha firmato accordi per la commercializzazione del portfolio. Il secondo binario, di marketing diretto, contempla una strategia imperniata sul sito www.halldis.cn in lingua cinese e con un meccanismo di social marketing digitale per generare traffico.
Sviluppato da Halldis con un partner di Pechino, il sito, ospitato su server locali, favorisce la customer experience e il cliente può prenotare direttamente su di esso tramite metodi di pagamento cinesi come Alipay, Wechatpay o Unionpay. La strategia di social media marketing agisce su diverse piattaforme come Wechat, Weibo, Mafengwo e Qyer e si avvale della collaborazione con dei key opinion leader (KOL): blogger, vlogger e influencer cinesi con una loro audiance a cui presentano il portfolio di Halldis generando traffico sul suo sito.
“A livello mondiale nessun altro operatore del vacation rental offre un servizio simile al nostro – afferma Roger Bisschoff, head of distribution and partnerships di Halldis -. Siamo i primi ad avere la soluzione tecnica per offrire la possibilità di prenotare direttamente da un sito hostato in Cina, offrendo metodi di pagamento locali con personale di vendita e customer care in lingua. Stiamo implementando una strategia di marketing focalizzata sui social media, creando dei contenuti per generare un flusso di traffico verso il sito cosi creando brandawareness che aiuta anche ad aumentare le vendite derivanti da siti terzi (OTA o agenzia). Un lavoro importante è stato fatto in fase di studio e sviluppo. Non è possibile semplicemente copiare la strategia occidentale, tradurla e pensare che possa funzionare. Bisogna essere consapevoli dei comportamenti tecnologici, sociali e culturali in un’ottica di marketing”.
“Ci stiamo espandendo – spiega Alberto Melgrati, CEO di Halldis – con un portfolio che aumenta di circa 400 unità all’anno. Cerchiamo nuovi mercati e quello del viaggiatore outbound cinese ha un grande potenziale verso l’Europa, che per la Cina in questo momento è ancora una destinazione abbastanza esotica, ma con 10 milioni di visitatori all’anno, di cui 1,5 in Italia, è in crescita vertiginosa”.