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Mit Technology: “Uso improprio tecnologie fattore critico per le aziende”

Mancanza di consapevolezza da parte del senior management, resistenza organizzativa al cambiamento e altre priorità interne i principali ostacoli. Laurel Ruma: “Urgente la necessità di un uso responsabile” per migliorare l’acquisizione e la fidelizzazione dei clienti, la percezione del brand e attrarre talenti

Pubblicato il 24 Gen 2023

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Migliore acquisizione e fidelizzazione dei clienti, migliore percezione del marchio, prevenzione di conseguenze negative non intenzionali. Sono questi i 3 motivi al top che spingono sempre più le aziende a un approccio alla tecnologia inclusivo, rispettoso dell’etica, consapevole. In una parola, “responsabile”. Emerge da una ricerca firmata da Mit Technology Review Insights e Thoughtwork secondo cui il 73% dei dirigenti aziendali considera l’uso responsabile della tecnologia un’esigenza aziendale stringente. Ma ci sono una serie di ostacoli lungo il cammino: in primis, per il 52% dei dirigenti, la mancanza di consapevolezza da parte del senior management, segue la resistenza organizzativa al cambiamento (46%) e le altre priorità interne (46%).

Più vantaggi competivivi con la tecnologia “responsabile”

Lo studio, basato su un’indagine condotta su 550 dirigenti di Usa, Canada, Brasile, Regno Unito, Germania, India, Australia, Singapore e Cina, punta ad analizzare il modo in cui le organizzazioni considerano l’uso responsabile della tecnologia, cosa le ha spinte ad adottare pratiche più responsabili e quali vantaggi sperano di ottenere da questa adozione.

Quasi il 75% degli intervistati concorda sul fatto che, alla fine, le decisioni tecnologiche delle aziende terranno conto dell’uso responsabile tanto quanto delle implicazioni commerciali e finanziarie.

Tra i principali vantaggi aziendali derivanti dall’adozione di una tecnologia responsabile, il 47% dei dirigenti individua mette al primo posto la “migliore acquisizione/fidelizzazione dei clienti seguita dalla migliore percezione del marchio (46%), dalla prevenzione delle conseguenze negative non intenzionali (44%), e ancora dalla maggiore capacità di attrarre e trattenere i migliori talenti (43%), infine dal miglioramento della sostenibilità (43%).

Gli ostacoli lungo il cammino

La maggior parte degli intervistati appartiene ad organizzazioni che hanno politiche ufficiali per l’attuazione di iniziative tecnologiche responsabili. Nel dettaglio, il 67% degli intervistati ha dichiarato che la propria organizzazione dispone di metodologie, linee guida o quadri di riferimento per l’implementazione di alcuni tipi di tecnologia responsabile. Un dato questo, più comune tra gli intervistati del settore pubblico rispetto a quelli che lavorano in società di servizi finanziari.

Secondo il report i principali ostacoli all’adozione di tecnologie responsabili sono stati la mancanza di consapevolezza da parte del senior management (52%), la resistenza organizzativa al cambiamento (46%) e le altre priorità interne (46%).

Maggiore consapevolezza delle aziende

“La tecnologia si sta estendendo in ambiti sempre più delicati e complessi, dalle decisioni sul credito, alle diagnosi mediche fino alle sentenze penali – commenta Rebecca Parsons, Cto di Thoughtworks -. Ha un impatto sulle interazioni quotidiane con noi stessi, gli amici e i familiari, oltre che con i nostri dipendenti, clienti e cittadini. Non sorprende che le aziende stiano pensando a come costruire una tecnologia più responsabile, piuttosto che concentrarsi sulla sua convenienza o il costo. Noi di Thoughtworks forniamo consulenza alle organizzazioni sulle loro strategie di innovazione digitale e su come la tecnologia responsabile possa accrescere la fiducia dei clienti, ridurre i rischi e attrarre talenti, aggiungendo valore e consentendo allo stesso tempo di gestire eventuali conseguenze indesiderate dei loro prodotti digitali”.

“Man mano che la tecnologia diventa pervasiva in ogni azienda e che vediamo le conseguenze di un suo uso improprio – dice Laurel Ruma, direttore editoriale di Mit Technology Review Insights – l’uso responsabile della tecnologia diventa un fattore critico per l’azienda. Osserviamo che il modo in cui le società recepiscono questa situazione di fatto e il grado di corrispondenza tra il loro operato e le loro aspirazioni cambia e, anzi, si sta velocemente evolvendo”.

“Il concetto di tecnologia responsabile ha come obiettivo principale quello di garantire che tutti traggano vantaggio dall’utilizzo della tecnologia, spiega ancora Parsons: “Sono incoraggiata da ciò che vedo in questo rapporto: i leader aziendali di oggi non solo iniziano a comprendere l’urgente necessità di un uso responsabile della tecnologia, ma vedono anche ragioni solide e vantaggiose per farlo”.

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