LA GARA

Miur, l’Italia schiera i suoi “fab four” per le olimpiadi di informatica

Francesco Milizia, Filippo Baroni, Dario Ostuni e Marco Donadoni concorreranno ad aggiudicarsi la competizione in programma dal 28 al 30 luglio ad Almaty, in Kazakhistan. A selezionare il team azzurro Miur e Aica

Pubblicato il 07 Lug 2015

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Sono quattro i ragazzi individuati da Miur e Aica, associazione italiana per l’informatica e il calcolo automatico, per far parte della squadra italiana che dal 28 al 30 luglio parteciperà alla XXVII edizione delle Olimpiadi Internazionali di Informatica in programma ad Almaty, in Kazakhstan. Si tratta di Filippo Baroni, studente del liceo scientifico Gandini di Lodi, Francesco Milizia, dell’istituto tecnico industriale E. Majorana di Brindisi e già vincitore della medaglia d’argento nella competizione dello scorso anno, Dario Ostuni dell’istituto tecnico industriale Cannizzaro di Rho e Marco Donadoni del liceo scientifico Lussana di Bergamo.

I quattro “hanno dimostrato di avere una marcia in più – si legge in una nota del Miur – perché per guadagnarsi un posto nella squadra tricolore è necessario avere capacità di alto livello. Per conquistarle, accanto all’impegno personale, ci sono voluti mesi di allenamento e il costante sostegno da parte degli insegnanti che accompagnano gli studenti nelle varie fasi delle selezioni: da quelle scolastiche a quelle regionali, fino alle Olimpiadi Italiane di Informatica – da cui emerge un gruppo ristretto di ragazzi tra i quali il team dei selezionatori individua la Nazionale Italiana”.

Le Olimpiadi internazionali di Informatica coinvolgono studenti fra i 14 e i 20 anni di oltre 80 paesi del mondo. La competizione prevede due giornate di gara, affrontate individualmente da ogni componente della squadra, e richiede la soluzione di problemi complessi ottenuta creando un algoritmo in grado di risolverli tramite un programma informatico in linguaggio Pascal, C o C++.

“Talento, passione e tanto impegno. È questo il segreto del successo di questi ragazzi, dotati certamente di capacità straordinarie e di una grande passione per la tecnologia, ma anche di tanta dedizione, necessaria per affrontare questi mesi di esercitazioni e allenamenti, in aggiunta all’attività scolastica regolare – spiega Giulio Occhini, direttore di Aica – Anno dopo anno ci convinciamo sempre più di quale occasione unica siano le Olimpiadi, non solo per permettere ai giovani più brillanti di confrontarsi in una competizione di alto livello, ma anche, selezione dopo selezione, per scoprire talenti nascosti e far emergere vocazioni digitali”.

Nel medagliere l’Italia è il primo dei Paesi europei: in 14 anni di partecipazione alle competizioni internazionali ha conquistato 37 medaglie: 2 ori, 13 argenti e 22 bronzi.

“Le Olimpiadi di Informatica sono una delle competizioni di punta nel Piano Nazionale di promozione delle eccellenze curato dal Miur – afferma Carmela Palumbo, direttore generale ordinamenti scolastici e la valutazione del Miur – Ogni anno ci adoperiamo per giungere a risultati eccellenti e aumentare il coinvolgimento delle scuole, così da fare emergere sempre più numerosi i talenti digitali nascosti fra i banchi. Gli insegnanti, in questo senso, hanno un ruolo fondamentale: per questo da due anni insieme ad Aica abbiamo attivato anche un percorso di formazione specifico sui contenuti tipici delle prove delle Olimpiadi, rivolto ai docenti delle materie tecniche e scientifiche”.

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