Al via un progetto nazionale dell’Abi per sviluppare i pagamenti mobile. L’Associazione, con i Consorzi Bancomat, Cbi e Abi Lab, lancia un piano per studiare e realizzare in tempi brevi le specifiche tecniche e le soluzioni strategiche indispensabili per favorire lo sviluppo in Italia dei micropagamenti e in particolare dei mobile payment. Lo scopo è dotare il Paese di una soluzione bancaria condivisa a livello di settore che, affiancandosi a quelle già realizzate dalle singole banche, consenta agli italiani di fare acquisti e pagare prodotti e servizi tramite il telefonino cellulare. Il piano è stato annunciato dal Presidente del Comitato Pagamenti dell’Abi, Camillo Venesio, durante i lavori della prima giornata del Convegno Carte 2014, la due giorni dedicata al mondo dei pagamenti e alle sue evoluzioni tecnologiche, normative e di mercato.
“Favorire lo sviluppo dei pagamenti mobile – ha detto Venesio – significa contribuire ulteriormente alla digitalizzazione e alla modernizzazione del Paese, riducendo la circolazione di denaro contante che in Italia rappresenta tuttora lo strumento più utilizzato, oltre che il più costoso per la collettività”. Nel nostro Paese, infatti, i costi di gestione del contante sono stimati in 8 miliardi l’anno, pari allo 0,52% del Pil contro una media europea dello 0,40%, e sono più elevati che nel resto d’Europa proprio perché gli italiani utilizzano di più il contante. In Italia, oltre l’85% delle transazioni avviene cash a fronte di una media europea inferiore al 60%, che nei Paesi nordici scende sotto il 40%.
In questo scenario, il progetto messo a punto dall’Abi analizza tutte le possibili iniziative in grado di valorizzare tecnologie e infrastrutture già condivise a livello di sistema nell’ambito del circuito domestico di carte di debito (PagoBancomat) e dell’infrastruttura evoluta che garantisce l’interoperabilità degli istituti finanziari attraverso il canale del Corporate banking interbancario.
Le soluzioni tecnologiche e infrastrutturali già realizzate dai Consorzi Bancomat e Cbi, infatti, rappresentano una base solida ed evoluta su cui costruire le possibili soluzioni cooperative volte a favorire lo sviluppo dei pagamenti mobile.
Il PagoBancomat, che già si trova nei portafogli di oltre 34 milioni di italiani, può rappresentare uno strumento efficace – oltre che già diffuso in modo capillare su tutto il territorio nazionale – per trasferire di denaro in mobilità, anche grazie alle specifiche tecniche messe a punto in questi mesi dal Consorzio per abilitare gli acquisti online mediante circuito PagoBancomat e i pagamenti contactless attraverso carta Bancomat C-Less.
L’infrastruttura tecnologica e i modelli di servizio già esistenti nell’ambito del Cbi, invece, possono supportare l’interoperabilità tra le iniziative già sviluppate dai differenti istituti finanziari.