LA QUOTAZIONE

Mobileye debutta al Nasdaq e mette a segno un +30%

Nella prima giornata raggiunti i 27,24 dollari per azione pari a un controvalore di 21,8 miliardi di dollari. Per la società di Intel avanti tutta sui progetti dedicati alla guida autonoma e all’innovazione del settore dell’automotive

Pubblicato il 27 Ott 2022

Debutto in rialzo di quasi il 30% per il titolo di Mobileye, che ha debuttato ieri sul Nasdaq. L’unità di Intel specializzata nei sistemi di assistenza alla guida e di guida autonoma aveva fissato il prezzo per il suo ingresso in borsa a 21 dollari per azione, ovvero un dollaro sopra la forchetta precedentemente identificata. Si tratta della società di maggior valore quotata in borsa negli Stati Uniti quest’anno e la prima grande società tecnologica quotata da gennaio. Il titolo è salito del 29,71% a 27,24 dollari, conferendo a Mobileye un valore di 21,8 miliardi di dollari.

Lo scenario in cui avviene l’operazione

Il debutto – probabilmente l’ultima grande Ipo del 2022 – arriva dopo un periodo turbolento in cui Mobileye si è accontentata solo di un terzo della valutazione di 50 miliardi a cui puntava nel pianificare l’operazione.

Probabilmente la valutazione iniziale non era quella che volevamo”, ha affermato Dan Galves, chief communication officer di Mobileye, aggiungendo che comunque è importante per Mobileye generare visibilità del prodotto ora, in quanto ciò genera un ritorno per i clienti.

Le Ipo statunitensi d’altra parte stanno vivendo uno degli anni peggiori di sempre, con le offerte tradizionali che probabilmente raccoglieranno nel 2022 la minor quantità di denaro in oltre due decenni, secondo Dealogic, che tiene traccia dei dati di quotazione che risalgono al 1995.

Centinaia di aziende hanno rinviato i propri piani in questa direzione quest’anno a causa della volatilità dei mercati dei capitali. L’app per la consegna di generi alimentari Instacart ha ritirato i suoi piani di quotazione, ricorda Reuters, mentre il gigante dei social media Reddit, che ha presentato domanda di Ipo a dicembre, non ha mostrato alcun segno di procedere.

La vision strategica

Da quando abbiamo iniziato a produrre il nostro primo EyeQ, più di 800 modelli di veicoli sono stati venduti con Mobileye all’interno, per un totale di oltre 125 milioni di automobili dotate della nostra tecnologia”, commenta Amnon Shashua, Ceo di Mobileye, in una lettera ai clienti. “Il nostro sogno è che ogni veicolo disponga di una tecnologia di assistenza alla guida salvavita. Insieme, possiamo trasformare quella visione in realtà. Il viaggio di Mobileye è iniziato più di due decenni fa con la convinzione che la tecnologia di visione artificiale potesse aiutare a prevenire incidenti automobilistici e salvare vite umane. Abbiamo iniziato in piccolo e siamo cresciuti rapidamente fino a diventare un’azienda globale che fornisce più di 50 case automobilistiche. Vedo tante promesse davanti a noi e sono impegnato come sempre a continuare il nostro lavoro per realizzare un futuro più sicuro. Ho fatto di queste sfide il mio scopo e non vedo l’ora di guidare Mobileye mentre lavoriamo per cogliere l’opportunità futura”.

La crescita del settore

Mobileye sviluppa tecnologie di guida autonoma e compete con piattaforme analoghe (come Waymo di Alphabet e Cruise di General Motors) che sfruttano la tecnologia digitale per fornire assistenza al guidatore. Prima di essere acquisita dal produttore di chip Intel con un accordo da 15,3 miliardi di dollari nel 2017, Mobileye era stata quotata alla Borsa di New York dal 2014.

La concorrenza in questo specifico segmento sta del resto diventando sempre più serrata: basti pensare che anche Nvidia e Qualcomm sono della partita. Qualcomm ha dichiarato a settembre che la sua pipeline di attività nel settore automobilistico è aumentata a 30 miliardi di dollari e Nvidia a marzo ha fissato il dato 11 miliardi.

Mobileye è tuttavia ottimista: i suoi sistemi di guida assistita dovrebbero essere implementati all’interno di 270 milioni di auto entro il 2030, anche se non sono stati forniti i ritorni in termini economici di un simile risultato. Mobileye ha però precisato che se anche smettesse di acquisire nuovi contratti oggi, quella proiezione del volume sarebbe comunque valida, aggiungendo che l’attività attuale porta una media di 45-50 dollari di valore per auto.

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