FORUM PA

Mochi Sismondi: “Una PA partner di cittadini e imprese”

Il presidente di Forum PA anticipa a CorCom i temi caldi della kermesse: “Il paradigma gerarchico dell’amministrazione non funziona più: biosgna creare un nuovo modello di economia collaborativa”

Pubblicato il 16 Feb 2015

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All’Italia serve un nuovo modello di Stato, uno Stato che sia “partner” di cittadini e imprese. Ne è convinto Carlo Mochi Sismondi, presidente di Forum PA, che anticipa a CorCom i temi del prossima kermesse.
Partiamo dalla riforma della PA. Anche il neo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dice che è un elemento chiave per risollevare il paese. Ma l’Italia su quali deve puntare?
Con il disegno di legge delega Madia parte una nuova stagione di riforma: una riforma coraggiosa e in gran parte condivisibile. È necessario però considerare i dati che abbiamo a disposizione: la storia delle tante riforme che hanno provato inutilmente a cambiare la PA, il susseguirsi delle grida manzoniane sulla dematerializzazione, sulla digitalizzazione o sulla valutazione, il moltiplicarsi inarrestabile delle norme e degli enti, il costante aumento dell’entropia, ma anche della spesa pubblica e trarne una necessaria conclusione. Dobbiamo ammettere che il paradigma gerarchico della PA non funziona più: serve immaginare un mondo nuovo, un nuovo modello: noi lo abbiamo chiamato “Stato partner”. In questo paradigma gli elementi sono gli stessi: amministrazioni e impiegati, imprese e cittadini, politica, ma nella nuova visione del Future of the Government mutano radicalmente i loro rapporti e i loro ruoli, in un contesto di “economia collaborativa” e di cogestione dei beni comuni.
Un tema di grande rilevanza è quello della gestione delle risorse umane per “far funzionare la macchina” e “produrre valore”. Che tipo di azioni si possono mettere in campo?
Quel che serve è la consapevolezza di essere partecipi di uno sforzo comune, la certezza di essere riconosciuti e la serenità sull’equità delle regole. Proprio una riforma così ambiziosa ha speranza di riuscire solo se è all’interno di un sistema valoriale forte, di una visione complessiva e strategica della PA come “amministrazione condivisa” in uno “Stato partner”. Su questo si deve aprire il lavoro e lo scambio costruttivo. Forum PA farà la sua parte costruendo momenti di confronto dove gli “innovatori” della PA possano progettare insieme questo cambiamento.
Competenze digitali: per rivoluzionare la PA servono civil servant in grado di agganciare tecnologie e nuovi processi. Che tipo di riflessioni si può fare su questo fronte?
Finché non ci convinceremo che non esistono competenze digitali separate dalle altre competenze manageriali, continueremo a voler colmare un baratro di ignoranza con cucchiaini di “office”. Si tratta invece di fornire ai dirigenti gli strumenti per ripensare organizzazione e processi e far sì che pretendano dai loro collaboratori che siano smart al lavoro almeno quanto lo sono a casa. Serve un veloce programma di acculturazione. In questo senso va letta la partnership strategica tra Forum PA e gli Osservatori di Digital Innovation del Politecnico di Milano che fornirà un percorso di condivisione ed elaborazione che permetta al Paese di passare alla fase dell’execution. A Forum PA è in programma un ciclo di focus tematici, a partire dalle basi scientifiche messe a disposizione dagli Osservatori.
Nella visione di uno stato innovatore c’è il tema dei nuovi modelli emergenti: amministrazione partecipata, sharing economy, innovazione sociale, smart territories. Come accelerarne la diffusione?
Tutti i modelli citati sono figli di un nuovo modo di intendere il Government. Serve un metodo nuovo che permetta all’amministrazione di passare da fattore operante a fattore abilitante dell’iniziativa dal basso. Per vincere questa sfida, la PA deve certamente dare vita al suo interno ad una rivoluzione culturale che trovi riscontro anche sul piano organizzativo.
Quali saranno i temi salienti di ForumPA 2015?
Forum PA conferma la propria strategia triennale, presentata già nell’edizione 2014, che si basa sul sostegno a due grandi sfide per il Paese: Accelerare il cambiamento dell’amministrazione e saper cogliere le opportunità della programmazione 2014-2020. Queste sfide saranno poi declinate sulla base dei temi emergenti che dettano i temi dell’edizione di quest’anno, a partire appunto dalla disegno di legge delega per la riforma delle amministrazioni pubbliche per arrivare ai piani nazionali banda ultralarga e Crescita digitale. Focus anche sui nuovi scenari “di frontiera” che leggono i principali trend internazionali sul “future of the government”: sharing economy, innovazione sociale, open data engagement, amministrazione condivisa.

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