Moda, alimentare e immobiliare. Nel retail l’Ict traina il biz

School of Management (Polimi): nel fashion il 90% dei Cio ritiene rilevante il ruolo delle nuove tecnologie. Crm a sostegno dei clienti e Rfid anti-riciclaggio le soluzioni più diffuse nel comparto. E negli altri settori via libera ai portali di informazione e servizio

Pubblicato il 10 Nov 2010

Moda, settore alimentare e immobiliare. Sono questi i settori dove,
in ambito retail, e Gdo, l’IT è sempre più percepito come un
“moltiplicare di business”. Nel comparto moda la fotografia la
scatta uno studio della School of Management del Politecnico di
Milano che mette in risalto come sul fronte del marketing e vendite
ci sia un’elevata consapevolezza, da parte dei Cio e dei
direttori Marketing e Vendite, del ruolo chiave che le Tecnologie
dell’Informazione e della Comunicazione potranno svolgere a
supporto dell’innovazione dei processi.

“Tale ruolo è infatti definito ‘rilevante’ o ‘molto
rilevante' dal 90% dei direttori Marketing e dal 66% dei Cio
con riferimento alle attività di marketing e dal 92% dei direttori
Vendite e dall’83% dei Cio relativamente alle attività di
vendita – puntualizza Alessia Ciappini,
Ricercatrice della School of Management del Politecnico di Milano
-. Le soluzioni tecnologiche di maggiore interesse in questo
momento sono risultate: le applicazioni di Crm, in particolare il
modulo per la gestione delle campagne di marketing e il modulo per
le attività di customer service e contact center; le soluzioni per
la gestione dei dati, con particolare riferimento
all’integrazione del database clienti con database esterni; le
applicazioni per la gestione dei campionari; le applicazioni basate
sull’Rfid, sia per il controllo dell’autenticità e per
l’antitaccheggio sia per la promozione e il servizio al cliente;
le applicazioni Mobile di Sales Force Automation e di interazione
con il personale nel punto di vendita; le applicazioni di Business
Intelligence, con particolare riferimento agli strumenti di
valutazione del potenziale commerciale sul territorio, basati su
georeferenziazione; l’e-Commerce rivolto al consumatore finale e
le applicazioni di order management per il canale; le applicazioni
a supporto dei punti di vendita, in particolare per quanto riguarda
i monitor touch screen e la realtà virtuale per creare negozi 3D
interattivi".

Relativamente al ruolo dell’Ict a supporto dell’innovazione dei
processi di produzione e logistica questo è già ben percepito dai
Cio e dai direttori Produzione e Logistica e ritenuto
“rilevante” dal 59% dei primi e dal 69% dei secondi. Per il
futuro l’aspettativa è ancora maggiore: il 93% dei Cio e tutti i
direttori Produzione e Logistica sono convinti che l’Ict avrà un
ruolo da rilevante a molto rilevante.

La ricerca ha inoltre messo in luce le tipologie di soluzioni
tecnologiche di maggiore interesse in questo momento: le
applicazioni Rfid a supporto dell’anticontraffazione e
dell’identificazione; le soluzioni web-based a supporto del
processo di sourcing; le soluzioni Edi web-based a supporto delle
attività di natura collaborativa cliente-collaboratore e della
gestione integrata ciclo ordine-consegna-fatturazione; le
applicazioni per la pianificazione avanzata della Supply Chain; le
applicazioni di Product Lifecycle Management, con particolare
riferimento alle soluzioni a supporto della pianificazione della
collezione, del monitoraggio dei calendari, dell’avanzamento
dello sviluppo dei prodotti e dell’integrazione dei processi di
design e sviluppo con i processi di sourcing.

Nell'ambito del settore delle costruzioni e delle vendita di
immobili il segretario Generale di Federcomated Mario
Verduci
evidenzia un dato interssante per il futuro.
"Le aziende sono sempre più ricettive – spiega Verduci -.
Comprendono che bisogna cambiare passo e capiscono che le
informazioni sul prodotto e sul processo sono determinanti per
competere. A ciò segue una crescita degli investimenti: ormai
l'80% delle imprese fa uso dell'Ict in modo completo,
mentre quel 20% che è solo agli inizi deve fare i conti con
problemi complessi legati al territorio dove opera, ad esempio zone
montane”. In questo senso va ricordato il portale www.stormat.it,
uno strumento di grande utilità sia per i tecnici del settore sia
per gli utenti generici. “L'informazione di prodotto e
l'informazione di processo sono utilissime tanto a chi
costruisce il materiale sia alle grandi aziende che lo utilizzano
– conclude Verduci -. Ma in mezzo c'è anche tutta quella
realtà di artigiani e piccole imprese che senza tecnologie
informatiche e d'informazione restano a margini del
mercato".

Infine l’alimentare di cui dipinge il quadro il presidente del
Consorzio Fia, Oddone Sangiorni. "Nel nostro settore le
aziende applicano l'abc dell'innovazione tecnologica. Ma è
anche vero che solo l'8-12% delle circa 60.000 iscritte presso
di noi, ne sfrutti appieno le potenzialità – ricorda -. Questo
dato va letto però in positivo: c'è un enorme potenziale di
sviluppo e le stesse aziende determinano un effetto moltiplicatore
positivo una volta che entrano in contatto e testano i benefici
dell'Ict”.
Come è accaduto a Milano dove il progetto sponsorizzato
www.spesacasasottocasa.it tiene aggiornati i clienti sui servizi e
prodotti: grazie al bluetooth il cliente riceve sul proprio
apparecchio informazioni su vari prodotti.

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