La decisione di Hewlett-Packard di restare nel business dei Pc è
piaciuta agli investitori ma non convince gli analisti di Moody’s
Investors Service, che hanno messo “sotto osservazione” il
credito del colosso di Palo Alto e pensano a un possibile
downgrade.
Moody’s, che classifica il debito di lungo termine di
Hewlett-Packard con un giudizio A2, ha fatto sapere che analizzerà
le implicazioni per la struttura di capitale della compagnia e la
sua liquidità dei progetti annunciati dal nuovo Ceo Meg Whitman.
La revisione concerne circa 24 miliardi di dollari di debito.
“Hp ha un profilo solido in quanto a liquidità”, ma ha usato
quasi 6 dei suoi 13 miliardi di dollari cash a luglio per
finanziare l’acquisizione del produttore di software britannico
Autonomy, spiega Moody’s. L’agenzia di rating vuole anche
capire quanto costerà a Hewlett-Packard potenziare la sua
divisione servizi tecnologici.
La possibilità di un downgrade si aggiunge ai tanti grattacapi
della Whitmn e dell’executive chairman Ray Lane, che si preparano
tra l’altro, il 21 novembre, a pubblicare il report dei risultati
finanziari di fine anno e a dare indicazioni definitive sulle sorti
del software WebOs, acquisito insieme alla Palm ma che Hp non è
ancora sicura di voler continuare a sviluppare.
Sotto osservazione la situazione finanziaria di Hp anche per Fitch
Ratings; tuttavia in questo caso, l’agenzia gradisce la decisione
di mantenere le attività nei personal computer e fa sapere che
potrebbe rinunciare a un downgrade di due punti del rating del
debito, limitandolo, eventualmente, a un declassamento di una sola
posizione.