IL PIANO

Mps, dopo il salvataggio è tempo di digitale: Widiba pilastro del rilancio

L’Ad Marco Morelli sul piano industriale 2017-2021: “Valorizzeremo la nostra banca online grazie a massicci investimenti tecnologici”. Obiettivo: ridurre i processi manuali dal 34% al 20%. Utile netto superiore a 1,2 miliardi di euro al 2021

Pubblicato il 05 Lug 2017

Più digitale per la svolta. Mps ha annunciato il nuovo piano industriale, all’indomani del via libera Ue sul salvataggio, nel quale “Widiba (la banca online dell’istituto ndr) svolgerà un ruolo fondamentale” come ha spiegato l’Ad Marco Morelli in occasione della conference call. Nel comunicato con il quale l’istituto ha diffuso gli obiettivi al 2021, viene spiegato che “sarà valorizzato ulteriormente il contributo di Widiba come veicolo della digitalizzazione e dell’innovazione, attraverso l’estensione al gruppo di soluzioni tecnologiche e di automazione di taluni processi, consentendo al gruppo di beneficiare di una complessiva riduzione del cost-to-serve”.

In particolare, specifica la nota, si prevede “il lancio di un programma digitale di gruppo che, grazie a investimenti infrastrutturali di tipo tecnologico e facendo leva sulle capacità sviluppate da Widiba, consentirà di ridurre l’assorbimento di risorse su processi manuali dal 34% del 2016 a meno del 20% nel 2021″.

Il nuovo piano industriale 2017-2021 del Monte dei Paschi di Siena prevede “una revisione del dimensionamento di tutte le strutture organizzative del gruppo” che porterà a una riduzione di circa 5.500 unità entro il 2021 (di cui 4.800 uscite attraverso l’attivazione del Fondo di solidarietà, 450 uscite legate alla cessione/chiusura di attività, 750 uscite derivanti da turnover fisiologico) e la chiusura di 600 filiali su 2000: un taglio del 30%. L’utile netto di Mps al 2021 sarà superiore a 1,2 miliardi di euro, con un Roe pari al 10,7%. La banca, ha spiegato l’ad Marco Morelli, prevede anche di effettuare 500 assunzioni.

Si determineranno costi straordinari per circa 1,15 miliardi complessivi nell’arco del piano. Nel piano è prevista l’ulteriore ottimizzazione delle altre spese amministrative, che scenderanno del 26% (da circa 0,8 miliardi nel 2016, a meno di 0,6 miliardi di euro nel 2021) e qualificheranno la banca tra i migliori operatori del settore in termini di gestione e ottimizzazione dei costi. Il lancio di un programma digitale di gruppo, grazie ad investimenti infrastrutturali di tipo tecnologico e facendo leva sulle capacità sviluppate da Widiba, consentirà di ridurre l’assorbimento di risorse: su processi ‘manuali’ dal 34% del 2016 a meno del 20% nel 2021.

Il programma prevede il raggiungimento al 2021 di un utile netto superiore a 1,2 miliardi di euro, con un Roe pari al 10,7%.

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