Non solo articoli di giornale a pagamento. Google affila le armi
anche sul mercato della musica digitale preparandosi a sferrare un
altro colpo all'entertainment digitale di Apple. Secondo il
Wall Street Journal che anticipa la notizia nel cantiere del motore
di ricerca ora c’è un nuovo servizio per la musica a pagamento:
il lancio è previsto entro la fine dell’anno. In gioco, sui
tavolo aperti con le case discografiche, un’offerta di musica
legata ai cellulari che girano su Android.
La mossa di Google parte un anno fa con il sistema di link a siti
partner (come iLike e Pandora), dal motore di ricerca, che
permettevano l’ascolto di brani in streaming grazie a un unico
click. L’azienda sta anche lavorando per aggiungere contenuti
professionali a YouTube e al lancio di una libreria virtuale.
Il roll out di uno store musicale è destinato ad inasprire la
tensione con Apple il cui iTunes è leader negli Usa per vendita di
musica negli Usa con un 28% di brani acquistati nel primo trimestre
2010 (secondo Ndp Group). Ma potrebbe anche rappresentare una
boccata di ossigeno per le case discografiche, preoccupate dalla
posizione dominante di Apple. L’industria del disco ha cercato a
lungo potenziali contrappesi alla crescita di Apple, ma concorrenti
come Amazon e Wal Mart rimangono ben lontani dall’azienda guidata
da Steve Jobs, con il loro 12% di share ciascuno.
In una prima fase il nuovo servizio consisterà in un negozio
digitale per l’acquisto e il download di brani. Sarà legato
direttamente al motore di ricerca, in modo tale che gli utenti che
utilizzano Google per trovare notizie su un particolare gruppo o
una canzone potranno accedere con un link direttamente agli store
delle etichette.
Ma la vera novità sarà il passo successivo, quando il
“negozio” evolverà in un più ambizioso servizio di
abbonamento residente su cloud, compatibile con cellulari Android,
che potrebbe consentire agli abbonati di ascoltare musica in
streaming direttamente da Internet sui propri device senza quindi
bisogno di immagazzinare file musicali. Google ne ha recentemente
fornito un assaggio all'interno del suo Android Market che
vende applicazioni per telefonini.
Anche Apple sta guardando al cloud: negli ultimi mesi hanno
acquistato, per poi chiudere subito dopo, il servizio di musica
online Lala.com, provocando speculazioni su una versione
cloud-based di iTunes di prossima realizzazione.