Elon Musk lancia la sfida a Twitter. Il magnate di Tesla sta pensando a una nuova piattaforma di social media perché il social del cinguettìo “non rispetta il principio della libertà di parola”, si legge in un tweet postato sul suo account.
“Dato che Twitter de facto funziona come una pubblica piazza, il mancato rispetto dei principi della libertà di parola mina dalle fondamenta la democrazia”, ha spiegato.
“C’à dunque bisogno di un nuovo social media?”, ha chiesto ai suoi follower il 27 marzo scorso. “Le conseguenze di questo sondaggio saranno importanti, per favore fate attenzione quando votate”. Il 70% degli utenti che ha espresso la preferenza è per il “No”.
Given that Twitter serves as the de facto public town square, failing to adhere to free speech principles fundamentally undermines democracy.
What should be done? https://t.co/aPS9ycji37
— Elon Musk (@elonmusk) March 26, 2022
Ai tweet ha risposto anche Kim DotCom, imprenditore, famoso pioniere del digitale: “Ho un concorrente pronto, basato su blockchain web3, che resiste alla censura: gli utenti possiedono i propri dati, 3 anni di lavoro. Chiamami”.
Anche lo stesso Twitter ha rivolto a Musk una domanda diretta: “Stai considerando di costruire una nuova piattaforma social? Una che preveda un algoritmo open source, una in cui la libertà di parola sia la priorità e la propaganda minima?”. “Ci sto seriamente pensando” ha risposto l’imprenditore.
I tweet e il caso Tesla
Nei giorni scorsi la Securities and Exchange Commission (Sec) ha chiesto a un giudice federale di fare in modo che Musk non infranga l’accordo che prevede che i suoi tweet siano monitorati.
L’accordo si riferisce ai tweet e ad altre dichiarazioni pubbliche che possono interessare Tesla, ed è stato firmato a novembre 2018, quando Musk ha patteggiato per l’azione legale per frode avviata nei suoi confronti proprio dalla Sec. Le indagini erano iniziate ad agosto 2018, quando l’imprenditore ha scritto su Twitter voler privatizzare Tesla, sostenendo di poter contare su “finanziamenti assicurati”.
Musk sta cercando di porre fine alla supervisione da parte della Sec dei suoi post su Twitter, sostenendo che l’accordo viene utilizzato per “calpestare” i suoi diritti alla libertà di parola. Dopo la causa per frode da parte della Sec, Musk ha infatti dovuto accettare un accordo di patteggiamento, comunque sottoporsi a una serie di procedure previste dall’azienda nella comunicazione via Twitter e accettare di ripagare gli investitori che hanno perso denaro.