La maggioranza dei comunicatori “tradizionali” ha imparato ad utilizzare i social media (92%) e pochi di loro dichiarano di avere difficoltà ad utilizzarli. Questo è quanto emerge da un’indagine effettuata da SOS Digital PR, il blog di Enzo Rimedio, che commenta così i risultati: “Spesso si ritiene che i comunicatori tradizionali non utilizzino le nuove tecnologie, l’indagine invece mostra il contrario”.
Il 79% afferma che il sito e i canali social ufficiali sono importanti per il corporate branding. Hanno difficoltà nel relazionarsi con i blogger (17%), con gli influencer (25%), ma soprattutto con i clienti/utenti (58%). Il 76% è consapevole che “dialogare” con quest’ultimi è comunque divenuto fondamentale.
Il 77% degli intervistati ammette che con l’avvento dei media digitali il rapporto con il top management si è intensificato e che inoltre è cambiata la gestione della crisi, sia in termini strategici che riguardo le tempistiche (74%).
L’80% vorrebbe che le università fornissero maggiori competenze digitali per le nuove leve del settore, mentre per la propria formazione, e quindi stare al passo coi tempi nel lifelong-learning, l’83% predilige network fra colleghi, oltre che frequentare corsi online (76%).
“La questione più importante – aggiunge Rimedio – è che si comprenda che il ruolo di chi opera nelle relazioni pubbliche sta cambiando. La democratizzazione digitale ha permesso a chiunque di dialogare con il Presidente di uno Stato, con un’Amministrazione Pubblica, con un’azienda, pertanto i Digital PR dovranno ben conoscere queste nuove modalità di interazione”.
Alla ricerca, curata da Silvia Arrigoni con il coordinamento di Enzo Rimedio, il cui scopo era quello di verificare lo stato della percezione, dell’apprendimento e del cambiamento della comunicazione d’impresa e pubblica nell’era del digitale, hanno partecipato oltre 400 professionisti del settore della comunicazione tradizionale, in prevalenza delle media relations.