Myspace ci riprova e torna online. Dopo una versione beta, in pratica un periodo di test, da oggi il social network si riaffaccia ufficialmente su Internet, abbinando il suo ritorno sul web al lancio, sulla schermata iniziale, di “Suit & Tie”, il nuovo singolo di Justin Timberlake. Abile mossa commerciale ma anche scelta legittima da parte della popstar che è stato il principale fautore della sua rinascita. A giugno 2011 ha infatti acquistato la società insieme alla californiana Specific Media Group, di cui è uno degli azionisti (in pratica adesso il cantante e la società detengono insieme il 95% delle azioni). Per averla ha versato circa 35 milioni di dollari, meno di un decimo di quanto l’avesse pagata News Corp nel 2006.
Pur mantenendo il focus in ambito musicale, la piattaforma si propone come luogo di socializzazione per artisti e creativi, avvicinandosi di più al concetto di social network di Linkedin, finalizzato all’offerta e ricerca di lavoro.
Resta comunque lo spazio per la musica: sullo sfondo di tutte le pagine è presente un player audio con relative funzioni. Inoltre la funzione Discovery permette di ascoltare le canzoni e gli artisti più gettonati. Infine gli utenti possono pubblicare aggiornamenti, foto e musica come se fossero su Facebook e Twitter.
Per la gioia dei più conservatori la barra grigia in alto sulla pagina riporta con un click al vecchio Myspace (il link è “Take me back to Classic Myspace”). Anche in questo caso non si sa se l’opzione rimarrà in piedi o ad un certo punto tutti gli utenti verranno traghettati verso la nuova versione.
Myspace era stato per molto tempo un punto di riferimento per la musica online (ma anche per le relazioni personali tra utenti), in particolare dal 2003 al 2009, prima sotto la gestione di Intermix Media poi con quella di Rupert Murdoch, durante la quale ha raggiunto il suo apice.
Poi è iniziato il declino e il calo della capacità di attrarre utenti, confermato anche dalla chiusura nel giugno 2009 della sede italiana. La crisi è stata imputata essenzialmente a due fattori, peraltro legati tra loro: la scarsa agilità dei profili sia in termine di gestione sia di visualizzazione e il conseguente abbandono dell’utenza generalista migrata in massa verso Facebook.
A settembre, con un tweet, Timberlake ha annunciato il ritorno del nuovo Myspace in versione beta, suscitando l’attenzione dei media internazionali.