Il Consiglio dei ministri ha approvato la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef) 2021 (QUI IL DOCUMENTO INTEGRALE) che prendendo atto del “miglioramento degli indicatori di crescita e deficit” definisce il perimetro di finanza pubblica nel quale si iscriveranno le misure della prossima Legge di Bilancio, “che avrà come obiettivo quello di sostenere la ripresa dell’economia italiana nel triennio 2022-2024, in stretta coerenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, si legge nella nota di Palazzo Chigi.
Il percorso programmatico per il triennio 2022-2024 consentirà di coprire le esigenze per le ‘politiche invariate’ e il rinnovo di diverse misure di rilievo economico e sociale – puntualizza la nota – fra cui quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di Garanzia per le Pmi all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi. Si interverrà sugli ammortizzatori sociali e sull’alleggerimento del carico fiscale. E, annuncia Palazzo Chigi, “sarà possibile gestire ulteriori interventi di sostegno alla crescita economica del Paese”. Per spingere gli investimenti in innovazione si farà leva sulla strada delle semplificazioni in particolare sul fronte delle installazioni 5G ma anche della digitalizzazione della PA.
Il Pil 2021 e le stime per gli anni a venire
La previsione di aumento del Pil 2021 sale al 6%, dal 4,5% previsto nel Def in aprile, e riguardo al deficit (indebitamento netto) si scende dall’11,8% del Pil nel Def al 9,4% della Nadef. Anche la stima per il rapporto debito/Pil è rivista al ribasso rispetto al 159,8% previsto nel Def; ciò implica una flessione dell’incidenza del debito sul prodotto interno lordo al 153,5% già nel 2021.
Riguardo alla programmazione delle finanze pubbliche, per il 2022 la Nadef fissa un obiettivo di deficit pari al 5,6% del Pil, che si confronta con un saldo a legislazione vigente pari al 4,4%. Delineata inoltre una progressiva e significativa riduzione dell’indebitamento netto, che si attesterà al 3,3% del Pil nel 2024.
In confronto al quadro tendenziale, l’andamento dell’indebitamento netto programmatico è superiore di oltre un punto percentuale di Pil a partire dal 2022. Come risultato del relativo stimolo di bilancio, la crescita del Pil programmatico è pari al 4,7% nel 2022, 2,8% nel 2023 e 1,9% nel 2024. La discesa del rapporto debito/Pil proseguirà per raggiungere il 146,1% nel 2024.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato anche un decreto legge che introduce disposizioni urgenti in materia di giustizia. La principale misura riguarda i tabulati telefonici. “In linea col diritto comunitario e con la sentenza della Corte di Giustizia Ue del 2 marzo 2021, si stabilisce che solo con decreto motivato del giudice, su richiesta del pubblico ministero o su istanza del difensore, si possono acquisire presso il fornitore i dati del traffico telefonico o telematico, ai fini dell’accertamento del reato”.