WEB E POLITICA

Napolitano: “La Rete grande risorsa, ma pericoli in agguato”

Il presidente della Repubblica mette in guardia i giovani. “Uso distorto può avere conseguenze drammatiche. Il web usato anche da soggetti molto pericolosi”

Pubblicato il 13 Gen 2015

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“Credo che la rete sia una risorsa straordinaria e un mezzo potentissimo di comunicazione, capace di incidere profondamente nel nostro modo di essere comunità, cambiando radicalmente le nostre abitudini e le nostre relazioni. Ma sappiamo quanto un suo uso distorto possa avere conseguenze drammatiche per chi vi si avvicina senza tener conto che la rete viene impiegata anche da soggetti molto pericolosi”.

Lo afferma il presidente Giorgio Napolitano in un messaggio al capo della Polizia, Alessandro Pansa in occasione della presentazione della seconda edizione della campagna educativa “Una Vita da Social”, organizzata dalla Polizia di Stato. “Sono molto lieto che questa seconda campagna di informazione per un uso consapevole del web, dedicata agli studenti più giovani – scrive Napolitano – prenda l’avvio dalla piazza del Quirinale dandomi l’opportunità di far pervenire a Lei e, per suo tramite, alle centinaia di ragazzi che seguiranno l’importante iniziativa, il mio incoraggiamento e i miei auguri piu’ affettuosi”.

“Apprezzo, quindi, particolarmente quest’iniziativa e l’impegno espresso dalle strutture educative e da quanti hanno a cuore i problemi dell’infanzia e dell’adolescenza che collaborano a questo progetto della Polizia di Stato per la diffusione della legalità nella rete e con la rete e, nel ringraziarLa, estendo a quanti parteciperanno ad essa il mio più caloroso saluto”, conclude il Presidente.

“Internet costituisce una risorsa fondamentale soprattutto per le giovani generazioni, uno strumento di crescita culturale e sociale, che richiede però i necessari accorgimenti per poter navigare nel web senza incorrere in inutili rischi”, è il commento del Capo della Polizia Alessandro Pansa. “L’ obiettivo di ‘ Una Vita da Social’ – continua Pansa riferendosi alla campagna “Una Vita da Social” – è trasmettere ai giovani la consapevolezza e gli strumenti necessari per poter approcciare in modo sicuro a questa dimensione planetaria a disposizione di tutti. Un’ iniziativa che coniuga prevenzione e formazione indirizzata a studenti, insegnanti e genitori per una corretta informazione sulle tematiche della rete.”

Intanto, da una ricerca della polizia di stato condotta da Skuola.net nell’ambito della campagna “Una vita da social”, emerge che il 55% degli studenti accedono ai social durante l’orario scolastico tramite smartphone, due studenti su tre sono preoccupati dai cyberbulli e per l’80% i social svolgono un ruolo importante o fondamentale nelle relazioni interpersonali. Il sondaggio, al quale hanno partecipato circa 2 mila studenti, il 10% tra gli 11 e i 13 anni, il 67% tra i 14 e i 17 anni, il 22,5% tra i 18 e i 20 anni, sembra evidenziare, tuttavia, un minor tempo speso dai giovani davanti a pc, tablet e cellulari: alla domanda “Quanto tempo al giorno passi sui social network?”, infatti, il 22,8% risponde, nel 2014 “sono sempre connesso”, mentre la percentuale era del 37,1% l’anno precedente.

Il 48,7% quando il proprio smartphone è senza connessione, si sente infastidito, ma risponde che “può aspettare” mentre il 16,4% e’ in ansia; al 34,9% la cosa non crea invece alcun problema. Il 55,4% ritiene comunque che il cyberbullismo stia diventando un fenomeno sempre piu’ violento e frequente e la meta’ degli intervistati ammette che nella propria scuola ci sono stati fenomeni di cyberbullismo che tuttavia non li hanno coinvolti. Infine l’80,6% afferma che esiste un gruppo whatsapp di cui fanno parte solo gli studenti.

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