Intel e Arduino: il connubio sembra inedito eppure è realtà nell’epoca in cui tecnologia e computing diventano sempre più “democratici” e anche chi non è un ingegnere del software può programmare e costruire il proprio device, inventando e innovando; in poche parole, entrando nella sempre più nutrita comunità dei makers. Non stupisce dunque che il colosso mondiale dei processori, presente alla Maker Faire di Roma, abbia annunciato oggi, tramite il suo Ceo Brian Krzanich, un accordo di collaborazione con Arduino, la principale piattaforma hardware open source nella community di makers e nella didattica, e abbia presentato la nuova scheda Intel Galileo, il primo prodotto di una nuova famiglia di schede di sviluppo compatibili con Arduino basate su architettura Intel.
I kit di sviluppo e l’interfaccia di programmazione software Arduino facilitano la creazione di oggetti o ambienti interattivi per artisti, designer e appassionati del fai da te, talenti che spesso non hanno un background tecnico ma che contribuiscono all’evoluzione del mondo tecnologico.
Grazie alla nuova scheda di sviluppo Galileo, che sarà disponibile entro la fine di novembre, Intel e la community Arduino collaboreranno a progetti futuri per offrire tutte le prestazioni e la scalabilità della tecnologia Intel alla comunità, sempre più attiva, dei makers. Rientra in questa iniziativa la donazione di 50.000 schede Intel Galileo a 1.000 università di tutto il mondo nei prossimi 18 mesi.
“Sappiamo che l’apprendimento interattivo stimola l’interesse verso le scienze, la tecnologia, l’ingegneria e la matematica”, ha detto Krzanich. “Sono un ‘maker’ da diversi anni e sono entusiasta delle infinite possibilità offerte dalla tecnologia e di ciò che consente di creare. Ci auguriamo di continuare una collaborazione produttiva con Arduino e di fornire a questa community alcuni prodotti Intel straordinari destinati a spingere i confini della nostra immaginazione”.
Oggi Intel collabora con 17 università in tutto il mondo per sviluppare piani di studio basati sulla nuova scheda Intel Galileo. L’obiettivo è mettere la potenza della tecnologia Intel a disposizione di quanti più educatori e studenti possibile. Intel prevede di aggiungere altre università nei prossimi mesi.
Intel Galileo è la prima di una linea di schede di sviluppo compatibili con Arduino basate su architettura Intel e progettate per le community dei makers e per il settore dell’istruzione; combina le prestazioni della tecnologia Intel e la facilità dell’ambiente di sviluppo software Arduino. La scheda di sviluppo funziona sul sistema operativo open source Linux e con le librerie software Arduino, consentendo così scalabilità e riutilizzo dei software esistenti, chiamati “sketches”. Intel Galileo può essere programmato attraverso Os, Windows e il software operativo host Mac Linux. La scheda è inoltre progettata per essere compatibile con l’hardware e il software dell’ecosistema Arduino shield.
Intel Galileo è basata sul SoC Intel Quark X1000, il primo componente della famiglia di prodotti small-core e a basso consumo con tecnologia Intel Quark. Questa scheda di sviluppo rappresenta uno strumento efficace per la creazione rapida di prototipi di semplici progetti interattivi, come display Led che rispondono ai social media, o per progetti software più complessi, dagli elettrodomestici automatizzati a robot a grandezza naturale controllabili da uno smartphone.
“Siamo entusiasti di collaborare con Intel e di poter contare sulle prestazioni della tecnologia Intel per la prima volta nelle nostre schede di sviluppo”, ha affermato Massimo Banzi, fondatore della community Arduino. “Mi auguro che questa collaborazione possa continuare ad essere proficua per produrre strumenti di sviluppo che favoriscano innovazioni davvero esaltanti”.
Tra le università interessate dagli accordi di collaborazione con Intel c’è anche La Sapienza di Roma; il direttore del Sapienza Innovation Center Stephen Trueman ha così commentato: “L’accordo siglato tra Intel e l’Università La Sapienza di Roma offrirà a Intel l’opportunità di accedere all’eccellenza della ricerca della più grande università europea, e a noi un bagaglio conoscitivo e una struttura creati grazie alle collaborazioni con l’intera industria IT“.