Come evitare che l’artificiale prenda il controllo sull’umano? Come rendere l’individuo consapevole degli effetti della continua osmosi fra elementi fisici ed elementi virtuali nell’Internet delle Cose? Come assicurare la tutela dei dati online, tra uso massivo di algoritmi e profilazioni comportamentali? Sono i temi attorno ai quali nasce l’Intergruppo parlamentare sull’intelligenza artificiale. Promotori dell’iniziativa, che sarà presentata il 3 aprile alle 18 alla terrazza di Palazzo Naiadi, in piazza della Repubblica a Roma, sono i deputati Alessandro Fusacchia (+Europa), Alessandra Carbonaro (M5S), Stefano Ceccanti (Pd) e Luca Carabetta (M5S).
All’evento, nella cornice del convegno “Stato di diritto umano o artificiale? Privacy, intelligenza artificiale e democrazia: utopie e distopie”, parteciperanno anche Luca Bolognini, il giornalista e scrittore Fabio Chiusi, Alberto Gambino, presidente dell’Accademia Italiana del Codice di Internet – Iaic) e Marco Trombetti, fondatore di PI Campus. Al centro del dibattito gli scenari di sviluppo tecnologico “intelligente”, che “stanno rivoluzionando – spiegano gli organizzatori – non soltanto il dna dell’economia e delle nostre abitudini di vita quotidiana e sociale, ma anche e soprattutto i destini delle nostre istituzioni politiche e delle nostre libertà fondamentali”.
Nell’occasione sarà presentata l’Academy dell’Istituto Italiano per la Privacy, che ha l’obiettivo di formare e assicurare competenze e qualità professionali di chi si deve occupare, come consulente esterno o come responsabile interno di aziende ed enti, di protezione dei dati personali.