Da oggi è on line #OpenToscana http://open.toscana.it: la Regione si apre a cittadini e imprese. Una piattaforma aperta con dati, servizi ai cittadini e imprese (dal fascicolo sanitario al pagamento del bollo, dalle gare di appalto allo sportello unico per le imprese), ma anche uno spazio per scaricare le app più utili e un luogo virtuale per le startup.
Si tratta in pratica di uno spazio attraverso il quale accedere ai servizi della Regione e domani, magari, all’universo più vasto della pubblica amministrazione. “Aspettiamo altri enti – spiega infatti l’assessore ai sistemi informativi e alla partecipazione, Vittorio Bugli – Il nostro è uno spazio aperto e da costruire assieme”. Servizi on line ma anche molto di più: da subito open data e pagine della partecipazione. A breve, dal 10 ottobre, app da scaricare – tutte quelle utili a chi vive in Toscana e non solo quelle prodotte dalla Regione – cloud (ovvero la ‘nuvola’ della Regione messa a disposizione di pubblico e privato) e un luogo per le startup che sia casa per tutte le imprese innovative.
Sei grandi bottoni, poche parole chiave e una grafica semplice ma intuitiva. Così si presenta Open Toscana, con cui la Regione prova a semplificare i rapporti con cittadini e imprese. Ma non si tratta solo di un’evoluzione tecnologica ma è anche un cambio di filosofia. Rapporti più fluidi ma anche rapporti in un verso e nell’altro. Dati da scambiare, esperienze da condividere. “Una nuova frontiera – dice ancora l’assessore Bugli – ma anche una sfida per una pubblica amministrazione aperta all’aiuto di chi lo vorrà dare. Spazi aperti che si facciano frequentare spontaneamente per dare il proprio contributo di idee, conoscenze e competenze e creare insieme nuove modalità di fornire servizi, nuove occasioni anche di fare economia, nuovi progetti”.
L’obiettivo, per dirla ancora con le parole dell’assessore, è infatti riconquistare le tantissime persone che da mobile leggono i giornali, fanno bonifici oppure si incontrano su Facebook e social media e dove anche Open Toscana ci sarà. Parlare con quel mondo ma anche “stare a stretto contatto con chi di innovazione vive, senza paura di contaminarsi”. La parola chiave, spiegano i tecnici, è stata interattività. “Un cambio di mentalità – conferma il presidente della Toscana Enrico Rossi – Ora non resta che investire per promuoverlo e farlo conoscere”.