Neil Young ha annunciato ufficialmente l’avvio del progetto Pono, nuovo player portatile che dichiara guerra al formato Mp3. In una recente puntata del programma “Late Show” condotto da David Letterman, la leggenda della musica rock internazionale ha illustrato alcuni dettagli di Pono: una linea di players portatili, un riproduttore di brani registrati ad alta risoluzione e una tecnologia di conversione da analogico a digitale per restituire all’ascoltatore lo stesso sound della registrazione in studio. Il progetto, a cui il chitarrista canadese sta lavorando da tempo, dovrebbe partire dagli inizi del 2013.
Per portarlo avanti Young si era alleato nella metà del 2011 con Craig Kallman, presidente di Atlantic Records. Kallman ha contribuito a creare il Pono team, che includeva rappresentanti dei giganti dell’audio Meridian e Dolby. Anche la major “genitore” di Atlantic, il Warner Music Group, avrebbe già firmato. Sempre secondo Kallman sarebbero stati contattati i vertici di Universal Music Group e Sony Music per convincerli a rimasterizzare i loro cataloghi in vista della distribuzione Pono, ma gli interessati non confermano. Di fatto Warner Music e Sony hanno già provveduto, sembra indipendentemente dall’iniziativa di Young, a convertire 8000 brani nel formato supportato da Pono in alta risoluzione, 192kHz/24bit.
Più volte in passato il chitarrista era intervenuto per mettere in discussione la qualità dei brani in formato Mp3 o simili. A gennaio, durante la conferenza “D: Dive into Media” svoltasi in California sul futuro dell’industria dei media, la leggenda rock disse: “Mi piacerebbe restituire all’arte quella qualità che ho avuto la fortuna di sperimentare negli ultimi 50 anni”, per poi aggiungere: “Viviamo nell’era digitale e, sfortunatamente, la nostra musica si sta degradando, non certo migliorando. È vero che gli standard digitali si adattano perfettamente all’ascolto su iPod e smartphone, ma restituiscono soltanto una piccola percentuale dei dati presenti nei master di registrazione”.
In quell’occasione Neil Young rivelò che in passato aveva presentato il suo progetto allo stesso Steve Jobs, il quale si sarebbe mostrato “molto interessato”. A suo dire il fondatore di Apple era “un pioniere della musica digitale e l’eredità che ci ha lasciato è enorme. Ma quando andava a casa ascoltava i dischi in vinile. Sono sicuro che se fosse vissuto di più avrebbe capito quello che sto cercando di fare”.