L’EMENDAMENTO

Nel dl Crescita sprint al fintech: in arrivo un comitato ad hoc

Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera approvano l’emendamento sull’istituzione del team che avrà il compito di inividuare le azioni per lo sviluppo del settore. Centemero (Lega): “Diamo impulso all’economia favorendo i meccanismi di innovazione”

Pubblicato il 13 Giu 2019

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Luce verde dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera per l’emendamento al Dl crescita per l’istituzione di una Sandbox per il Fintech. Il testo prevede la costituzione di un Comitato che avrà il compito di individuare obiettivi, definire programmi, e porre in essere azioni per favorire lo sviluppo della tecno-finanza, anche in cooperazione con entità estere, nonché formulare proposte di intervento normativo ed agevolare il contatto degli operatori del settore con le istituzioni e le autorità.

I membri permanenti del Comitato Fintech saranno il ministro dell’Economia e delle Finanze, il ministro dello Sviluppo Economico, il ministro per gli Affari Europei, la Banca d’Italia, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, l’Agenzia per l’Italia Digitale, e l’Agenzia delle Entrate. Le autorità di vigilanza e di controllo saranno anche autorizzate, singolarmente o in collaborazione tra loro – secondo il testo approvato – a stipulare accordi con una o più università sottoposte alla vigilanza del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e centri di ricerca ad esse collegati, aventi ad oggetto lo studio dell’applicazione alla loro attività istituzionale degli strumenti di intelligenza artificiale, e di registri contabili criptati e di registri distribuiti.

“Si tratta di un vero e proprio contenitore virtuale per dare nuovo impulso alla nostra economia – spiega il deputato leghista Giulio Centemero, capogruppo della Lega in commissione Finanze e relatore al decreto crescita – incoraggiando meccanismi di sviluppo che tengano il passo, e al contempo favoriscano, i processi di innovazione”.

“Promuovere, supportare l’imprenditoria, stimolare la competizione sul mercato, assicurare la protezione adeguata dei consumatori, degli investitori e del mercato dei capitali, favorire il raccordo tra le istituzioni: questi – ha spiegato Centemero – sono alcuni degli obiettivi che con questo emendamento si vogliono raggiungere e che ritengo necessari per stimolare la crescita dei nuovi modelli di business emergenti, ma anche per adeguare le normative finanziarie al ritmo delle aziende più innovative. Le fintech di casa nostra non dovranno più andare all’estero per crescere, ma trovare, nel loro paese, un contesto favorevole, un ecosistema competitivo e capace di attrarre anche attori esteri. E’ importante sostenere e avere fiducia nella nostra imprenditorialità e alla capacità di adattarsi alle evoluzioni di un mercato sempre più competitivo”.

“Le imprese che vorranno utilizzare l’innovazione resa possibile dalla tecnologia per la produzione e per l’offerta di questi prodotti e servizi – conclude Centemero – potranno quindi farlo con un minor costo e contare su uno strumento concreto in grado di consentire un maggiore risparmio sia per le imprese ed i consumatori oltre che una maggiore informazione e protezione. Al contempo verrà chiesto loro di soddisfare determinati requisiti, tra i quali: l’innovatività del prodotto e del servizio, l’individuazione della mission aziendale. Il tutto sarà funzionale all’identificazione di eventuali attività o regole che devono essere definite per la tutela del risparmio, la stabilità finanziaria, la tutela della privacy e la concorrenza del mercato”.

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