IL SONDAGGIO

Nell’healthcare scatta l’ora dell’intelligenza artificiale: italiani pronti alla svolta

Secondo uno studio dell’azienda biofarmaceutica Gilead, il 95% dei nostri concittadini è convinto che nei prossimi 10 anni le tecnologie 4.0 potranno migliorare la vita delle persone. Per il 30% aiuteranno nellla prevenzione e diagnosi. Premiati oggi a Milano i vincitori del terzo “Digital Health Program” di Gilead

Pubblicato il 09 Ott 2018

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Gli italiani si aspettano concreti benefici dall’hitech applicato alla medicina: il 95% pensa che nei prossimi 10 anni le tecnologie digitali potranno migliorare la vita delle persone e circa il 30% che potranno essere utili per la prevenzione, la diagnosi e il monitoraggio delle malattie. E’ quanto emerge dall’indagine Eikon-Gilead presentata oggi a Milano.

Gli italiani sono ugualmente ottimisti e fiduciosi quando si parla di intelligenza artificiale, nuova frontiera della tecnologia digitale in grado di replicare se non addirittura migliorare prestazioni dell’intelligenza umana: quasi 8 italiani su 10 auspica che l’AI possa trovare maggiore applicazione in ambito medico.

L’indagine Eikon-Gilead è stata presentata all’evento di premiazione dei vincitori del Digital Health Program, concorso promosso dall’azienda della biofarmaceutica Gilead Sciences e riservato a enti di ricerca e ad associazioni pazienti italiane. I progetti realizzati grazie al programma evidenziano ancora una volta il ruolo della tecnologia digitale nella medicina: app e sistemi di intelligenza artificiale, reti informatiche a supporto dell’attività del medico e siti di informazione sulle patologie infettive sono solo alcuni dei progetti realizzati grazie al Digital Health Program. Il concorso mira a selezionare e premiare i migliori servizi e strumenti che, attraverso le tecnologie digitali, possano migliorare qualità di vita e assistenza terapeutica del paziente con Hiv, patologie epatiche e oncoematologiche. I 4 vincitori di quest’anno si aggiungono ai 14 del 2016 e del 2017 con un finanziamento complessivo sui tre anni di oltre 150.000 euro.

L’intelligenza artificiale è stata già al centro del progetto vincitore del bando nel 2017, un’iniziativa dell’Ospedale dei Colli di Napoli che, grazie ai fondi ricevuti col premio, ha usato il machine learning per creare un programma in grado di capire quali pazienti sono a maggior rischio di sviluppare un’infezione invasiva da Candida. Lo studio ha dimostrato che il programma di AI è in grado di predire meglio della statistica classica i casi di pazienti a rischio; in futuro lo stesso approccio basato su machine learning potrà essere usato per capire quale terapia farmacologica sia meglio intraprendere per il singolo paziente.

“Il nostro obiettivo è di promuovere l’innovazione anche ‘oltre il farmaco’ che sia in grado di generare significativi benefici per il malato. A questo scopo abbiamo dato vita al Bando digital”, afferma Valentino Confalone, General Manager di Gilead Sciences Italia.

“Iniziative come il Digital Health Program”, commenta Eugenio Santoro, Ricercatore del Laboratorio di Informatica dell’IRCCS Istituto Mario Negri di Milano e Coordinatore della Commissione giudicatrice del bando, “rappresentano un sostegno importante e di qualità per lo sviluppo della digitalizzazione in ambito medico“.

Il Digital Health Program, nato nel 2016, è uno dei tre bandi che Gilead promuove in Italia dal 2011; gli altri sono Fellowship Program e Community Award. In 8 anni, ai tre bandi, sono stati premiati quasi 400 progetti con finanziamenti pari a oltre 9 milioni di euro.

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