LE PRESIDENZIALI USA

Net neutrality, fair share, banda larga satellitare: cosa farà il neo presidente Trump



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Molti i dossier sul piatto, intanto il primo effetto della vittoria repubblicana è l’impennata del bitcoin che vola a 75mila dollari. L’assist di Elon Musk potrebbe sparigliare le carte sul fronte dell’uso dei satelliti per la connettività e anche sulle politiche spaziali

Pubblicato il 6 nov 2024



Donald Trump

L’elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti apre nuovi scenari nel settore delle telecomunicazioni e delle tecnologie. Quali saranno le mosse del tycoon in questo ambito? Secondo un’analisi di Strand Consult, pubblicata lo scorso luglio, le politiche del Gop (Grand Old Party) potrebbero apportare cambiamenti significativi, soprattutto in temi come la neutralità della rete e il fair share.

Intanto l’elezione di Trump ha già avuto un impatto significativo sui mercati finanziari. La sua vittoria ha dato una spinta al dollaro, che è salito al massimo da due anni, e ai rendimenti obbligazionari statunitensi. Inoltre, il Bitcoin ha raggiunto la cifra record di 75.371,69 dollari, superando il precedente picco. Trump ha dichiarato l’intenzione di fare degli Stati Uniti la capitale mondiale del Bitcoin e delle criptovalute, e ha nominato Elon Musk a capo di una revisione degli sprechi governativi, il che potrebbe influenzare l’uso dei satelliti per la connettività e le politiche spaziali.

Net neutrality: no al controllo governativo

La net neutrality continua ad essere una questione divisiva: mentre l’amministrazione Biden aveva lanciato il programma “Safeguarding and Securing the Open Internet (Ssoi)” per regolare Internet come misura di sicurezza pubblica, Trump e i repubblicani si oppongono a qualsiasi controllo governativo, sostenendo che il mercato della banda larga è migliorato senza il Titolo II.

Fair share: sì di Vance

Il fair share, l’idea che le grandi aziende tecnologiche debbano contribuire finanziariamente alla realizzazione delle reti a banda ultralarga nelle aree rurali, è supportato dal già senatore JD Vance, ora vicepresidente di Trump. Vance ha guidato un progetto di legge bipartisan per estendere l’Affordable Connectivity Program (Acp), che fornisce buoni per la banda larga alle famiglie, e promuove l’idea che le Big Tech debbano pagare per le infrastrutture di rete. Questo programma è visto come parte integrante della rinascita economica della Rust Belt, sfruttando tecnologie avanzate come il 5G e l’intelligenza artificiale per alimentare l’automazione e la creazione di fabbriche intelligenti.

No alla moneta digitale centrale, sì alle criptovalute

La regolamentazione di Internet rappresenta un punto di scontro tra i partiti. Gli elettori tendono a concentrarsi su questioni politiche di primo piano come l’economia e l’assistenza sanitaria, ma la regolamentazione di Internet è stata un potente argomento di dibattito con Trump che promette di fermare il controllo governativo su Internet. I repubblicani si oppongono anche alla creazione di una valuta digitale della banca centrale, promuovendo invece l’uso delle criptovalute. Trump intende garantire il diritto all’autocustodia degli asset digitali e incoraggia il mining di Bitcoin, proponendo gli Stati Uniti come la “capitale mondiale del Bitcoin e delle criptovalute”.

Sulla scena internazionale, Trump e Biden sono stati coerenti nel mantenere una linea dura verso la Cina, specialmente in termini di infrastrutture critiche e riduzione del rischio cinese. Questo approccio è destinato a continuare, con un’attenzione particolare alla sicurezza delle reti e alla leadership americana nel 5G.

Cina: si inasprirà la battaglia commerciale

In tutto questo, l’economia americana si prepara a un possibile aumento dell’inflazione, complicando il compito della Federal Reserve di mantenere l’inflazione al 2%. L’elezione arriva infatti mentre la banca centrale si prepara a decidere sui tassi di interesse, tra le aspettative di un taglio. L’impennata del dollaro ha favorito le esportazioni, ma ha creato preoccupazioni in Asia per l’impatto di una presidenza Trump sull’economia cinese e sulle relazioni tra Pechino e Washington. Con Trump che promette di inasprire la battaglia commerciale con la Cina, gli investitori si dicono comunque “preparati ai potenziali venti contrari” di una seconda amministrazione Trump.

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