Netflix abbassa i prezzi ma introduce la pubblicità. Secondo quanto riporta Bloomberg sarebbe questo il “compromesso” pensato dalla società americana per attrarre più utenti: un nuovo piano mensile, con un costo compreso tra i 7 e i 9 dollari, con l’introduzione però di 4 minuti di pubblicità per ogni ora di fruizione – meno dei suoi principali competitors, che arrivano a trasmettere fino a venti minuti di pubblicità ogni ora.
Netflix si adegua ai competitors
Si tratterebbe di un cambiamento rilevante, se si pensa che il costo del piano mensile più utilizzato, senza pubblicità, costa attualmente 15,49 dollari, mentre quello più costoso si attesta sui 19,99 dollari. Una direzione in cui si era già mosso il principale concorrente di Netflix, Disney+, che recentemente ha alzato il prezzo del suo piano principale mantenendo invece stabile quello dell’abbonamento con pubblicità. A giugno 2021, Hbo Max aveva lanciato il suo abbonamento con pubblicità, dal costo di 10 dollari mensili.
Il nuovo abbonamento dovrebbe già essere lanciato in una dozzina di mercati già negli ultimi tre mesi del 2022, e per la realizzazione delle pubblicità verrà scelta Microsoft come partner tecnologico. Il gigante dell’informatica non ha grande esperienza nel campo dello streaming ma negli ultimi anni ha rafforzato il settore della pubblicità, che vale circa 10 miliardi. In seguito all’intesa tra le due società, Netflix si occuperà degli accordi con i produttori tv e cinematografici mentre Microsoft di quelli con le agenzie pubblicitarie, come riporta Bloomberg. Con queste ultime vi sarebbero stati già alcuni colloqui alla presenza di entrambe le compagnie.
Alcuni downgrade con il nuovo abbonamento?
Oltre al prezzo più basso, l’abbonamento con pubblicità avrà alcuni downgrade, a parte gli spot pubblicitari: alcuni contenuti verranno proposti più tardi ed è verosimile che verrà precluso il download dei contenuti per la visione offline. La compagnia, che lo scorso aprile ha visto calare gli abbonati per la prima volta in un decennio, ha fatto sapere che le pubblicità verranno trasmesse prima e durante alcuni contenuti, ma mai dopo, e non durante i contenuti per bambini o i prodotti originali Netflix. Secondo Ampere Analytics, questo nuovo tipo di abbonamento dovrebbe generare introiti per 8,5 miliardi di dollari annui per il 2027. Dalla compagnia fondata da Reed Hastings e Marc Randolph, tuttavia, è arrivato un messaggio di cautela: in una e-mail inoltrata a The Verge, il portavoce di Netflix Kumiko Hidaka ha definito il report di Bloomberg “una speculazione, a questo punto, perché la società si trova ancora nella fase iniziale di valutazione di un prezzo dell’abbonamento più basso con pubblicità, e nessuna decisione è stata presa”.