Svolta per Netflix sul fronte pagamenti. La piattaforma di streaming punta a bypassare Apple portandosi in casa il billing e controllando il pagamento dei clienti nel tentativo di aumentare i margini e raggiungere il break even. Nonostante il grande successo – la piattaforma ha da poco toccato quota 130 milioni di abbonati nel mondo – fatica a far quadrare i conti e l’ultima trimestrale non è stata all’altezza delle attese.
Per i nuovi abbonati non sarà più possibile fatturare attraverso iTunes di Apple: è questo l’esperimento che l’azienda guidata da Reed Hasting sta attuando in 33 Paesi tra cui l’Italia. La notizia, lanciata da Ndtv in India, è rimbalzata sulle testate Usa secondo cui sono coinvolti gran parte degli Stati in Europa, America Latina e Asia dove da maggio scorso i nuovi utenti vengono reindirizzati alla versione web mobile di Netflix per registrare i dettagli del pagamento.
Non è il primo caso di “abbandono” della piattaforma di pagamento Apple da parte di app per l’entertainment, il cui fronte sta entrando in competizione con il gruppo guidato da Tim Cook: già Spotify ha sperimentato la nuova modalità.
“Stiamo costantemente innovando e testando nuovi approcci di registrazione su piattaforme diverse per comprendere meglio ciò che piace ai nostri clienti – ha commentato l’azienda a TechCrunch -. Sulla base di ciò che verificheremo potremo migliorare l’esperienza Netflix per i clienti di tutto il mondo. ”
Effettuare la fatturazione bypassando Apple significa per Netflix un vantaggio economico. Attualmente Apple trattiene il 30% dell’abbonamento del primo anno (poi la quota scende al 10%).
A luglio la società ha registrato una battuta d’arresto nei ricavi e nella crescita di abbonati.
I test sulla fatturazione non solo il solo esperimento che l’azienda sta eseguendo. Tra gli altri una prova per verificare come possani essere accolte promozioni video tra un episodio e l’altro della serie Tv e un sistema più articolato di recensioni degli utenti.