Gli abbonati di Netflix continuano a crescere ogni oltre aspettativa. Nel primo quarter del 2020 si è assistito a un balzo del 22,8%, 15,77 milioni di clienti in più, con un bacino di utenti che passa da 148,86 a 182,86 milioni in tutto il mondo. È stato il maggiore guadagno trimestrale in 13 anni di storia del servizio di streaming. Come intuibile, la principale delle ragioni alle spalle di questo boom risiede nelle misure restrittive dei vari governi che per arginare l’emergenza coronavirus impongono alle persone di rimanere a casa. La stessa Netflix ha ammesso che l’accelerazione della crescita, temporanea, è attribuibile alle varie forme di quarantena attivate a livello globale, che fanno aumentare la domanda di contenuti di intrattenimento. Netflix stima di aggiungere altri 7,5 milioni di abbonati il prossimo trimestre, ma avverte che l’incertezza è elevata e che la performance potrebbe “essere nettamente al di sotto o al di sopra” della stima.
Raddoppiano gli utili e aumenta il valore in borsa
Nel frattempo il gruppo raccoglie i frutti di questa performance inaspettata. Nella trimestrale chiusa il 31 marzo, Netflix ha visto gli utili raddoppiare a 709 milioni di dollari, o 1,57 dollari ad azione, dai 344 milioni di dollari, o 76 centesimi ad azione, dello stesso periodo dell’anno precedente. Il fatturato è aumentato a 5,77 miliardi di dollari dai 4,52 miliardi di dollari del primo trimestre del 2019. Le attese erano per un utile ad azione pari a 1,65 dollari su vendite trimestrale pari a 5,76 miliardi di dollari.
L’ottimismo degli investitori sulle prospettive di Netflix ha spinto le azioni dell’azienda a nuovi massimi in borsa in netto contrasto con il declino del resto del mercato. Nelle contrattazioni after hours il valore delle azioni sale del 3,48%. A livello globale l’azienda, insieme a Amazon, è in effetti considerata una delle poche società favorite sul piano economico dall’emergenza coronavirus. Le azioni di Netflix sono inizialmente aumentate nel trading after-hour dopo la pubblicazione del rapporto del primo trimestre, sebbene presto siano ricadute. Uno dei motivi sta nel rafforzamento del dollaro Usa, che probabilmente ridurrà le entrate dell’azienda al di fuori degli Stati Uniti, il che a sua volta potrebbe smorzare i guadagni da alcuni dei suoi mercati in più rapida crescita.