Le azioni Netflix hanno registrato cali fino all’11% scendendo sotto i 500 dollari nell’after-hours. A causare il tracollo è stata la pubblicazione della trimestrale, da cui è emerso un numero di nuovi abbonati molto al di sotto delle aspettative. La società specializzata nella creazione e nello streaming di contenuti video tre mesi fa aveva previsto sei milioni di nuovi abbonati nel primo trimestre. Nel periodo gennaio-marzo 2021 gli abbonati nel mondo sono invece aumentati di 3,98 milioni contro le attese di 6,2 milioni da parte degli analisti. Mentre l’outlook parla di soltanto un milione di nuove sottoscrizioni nel semestre in corso. Sarebbe il peggiore mai registrato, ben al di sotto delle attese, pur prudenti, degli analisti che parlano di 4,2 milioni di utenti. Basti pensare che nel primo trimestre 2020 Netflix aveva registrato un boom di 15,8 milioni di nuovi abbonati.
“Crediamo che il rallentamento della crescita degli abbonati sia stato dovuto all’exploit provocato dal Covid-19 nel 2020 e da un catalogo meno sostanzioso di contenuti, dovuto ai ritardi nella produzione durante l’emergenza sanitaria” ha spiegato Netflix nella lettera agli azionisti. Nel trimestre precedente, aveva registrato 8,5 milioni di nuovi abbonati, per un guadagno netto nell’anno di 36,6 milioni di abbonati, per un totale di 203,7 milioni di abbonati. Quest’anno, il titolo di Netflix ha finora guadagnato l’1,6%.
L’andamento del trimestre e le prospettive per il 2021
Entrando più nello specifico dei risultati di bilancio, nei primi tre mesi dell’anno l’utile è stato di 1,7 miliardi, 3,75 dollari per azione, contro attese per 2,97 dollari, su ricavi in aumento del 24,2% a 7,16 miliardi di dollari, contro le stime di 7,13 miliardi.
Sul fronte strategico, l’azienda ha continuato a resistere a uno stuolo di concorrenti tra cui Disney + e Hulu, Hbo Max di At&T, Apple Tv + e Amazon Prime. La società ha affermato nel suo rapporto di non credere che la concorrenza abbia giocato un ruolo nella crescita debole di abbonati. “Non crediamo che l’intensità competitiva sia cambiata in modo sostanziale nel trimestre o che sia stato un fattore significativo nella variazione poiché la sovrastima è stata in tutte le nostre regioni. I ritardi di produzione dovuti al Covid-19 nel 2020 porteranno nel 2021 a un catalogo più ricco, con un gran numero di franchise di ritorno”, ha detto la società, precisando che la produzione è tornata in funzione in quasi tutti i suoi principali mercati. Se il trend continua il gruppo prevede di spendere più di 17 miliardi di dollari in contanti per i contenuti quest’anno.
La lotta alla condivisione delle password
Mentre aumenta la spesa per i contenuti, Netflix sta provando anche a imprimere un giro di vite sul tema della condivisione delle password. Il Coo di Netflix Greg Peters ha affermato che la società sta lavorando per “assicurarsi che le persone che utilizzano un account Netflix siano quelle autorizzate a farlo. Il co-Ceo Reed Hastings ha aggiunto: “Testeremo molti strumenti. L’importante è che il meccanismo abbia senso per i consumatori, che lo capiscano”. Storicamente, il gruppo non ha fatto molto per combattere la condivisione delle password tra i suoi utenti, poiché la crescita degli abbonati e il prezzo delle azioni probabilmente hanno compensato le sue preoccupazioni sulla perdita di entrate.
A chiosa dell’analisi sull’andamento del trimestre, il Cfo Spencer Neumann ha dichiarato agli investitori:”La chiave è che il business rimane sano … e il business è ancora in crescita”.