Netflix ha un potere dirompente sull’offerta locale di servizi video on demand. Lo dimostra il caso dell’Australia, dove il servizio americano di video streaming ha attratto nel primo mese di attività 1 milione di utenti e superato di gran lunga i concorrenti locali.
Uno studio di Roy Morgan Research ha calcolato che Netflix, che ha portato il suo servizio in Australia ad aprile, aveva a maggio oltre 1 milione di utenti in circa 408.000 famiglie. Il gigante americano ha immediatamente fatto apparire dei “nani” i servizi concorrenti australiani: Presto, di proprietà di Foxtel Play e Seven West Media (il maggiore prima dell’arrivo di Netflix), ha 97.000 clienti, Stan, lanciato da Nine Entertainment e Fairfax Media a gennaio, ha 91.000 utenti; Quickflix ne ha 43.000 e Foxtel Play, versione streaming della stessa pay Tv, ne ha 40.000.
“E’ una battaglia con un solo contendente”, dice Tim Martin, general manager di Roy Morgan Research. “Anche se non è detta l’ultima parola, specialmente per quel che riguarda Foxtel”, che ancora potrebbe crescere molto. Per la società di ricerche, Netflix è un leader indiscusso del video on demand; tuttavia molti degli utenti attuali sono stati attratti dalla prova gratuita e resta da vedere quanti si trasformeranno in abbonati. Inoltre, secondo Martin, molti utenti australiani potrebbero optare per l’utilizzo di più servizi.
Secondo dati Nielsen, il 55% degli utenti Internet in Australia vedeva servizi digitali di video on demand a dicembre 2014 (prima dell’ingresso di Netflix sul mercato australiano); la penetrazione maggiore (73%) è tra i giovani di 16-24 anni, la più bassa tra gli ultra-sessantenni (42%).