No al merger tra At&t e DirecTv: è quanto chiede Netflix ai regolatori americani della Federal Communications Commission. L’azienda del video-streaming ha indicato alle autorità che la proposta di acquisto fatta da At&t per l’operatore della Tv via satellite, un’operazione da 48,5 miliardi di dollari, “nella forma attuale” va respinta. Secondo Netflix, infatti, il merger aumenta la capacità di At&t di ostacolare i fornitori del video online.
I rappresentanti di Netflix si sono incontrati di recente con un gruppo di alti funzionari della Fcc e ora l’operatore del video-streaming ha mandato una richiesta formale alla Commission. Il timore è che la nuova entità avrebbe un enorme potere come “gatekeeper” o porta d’accesso al web, essendo il maggior fornitore di pay-Tv del Paese e avendo una forte e crescente presenza nella banda larga.
La lettera formale di Netflix non equivale, spiega l’agenzia Reuters, a una formale “petition to deny”, ovvero la petizione per chiedere l’annullamento del merger; rappresenta tuttavia l’intervento più deciso ad oggi di Netflix sul merger proposto che unisce l’operatore mobile numero due negli Usa con la maggiore azienda della Tv via satellite. Netflix aveva già mandato in precedenza richieste alla Fcc di imporre delle “condizioni” all’approvazione del merger.
“L’unione di queste due aziende aumenterebbe l’incentivo a limitare la concorrenza e l’innovazione nel settore dell’online video”, ha dichiarato la portavoce di Netflix Anne Marie Squeo. “Abbiamo dato voce alle nostre perplessità e chiesto rimedi appropriati fin dallo scorso settembre”.
Netflix aveva infatti già indicato alla Fcc che ci sarebbe un danno alla concorrenza dal matrimonio At&t–DirecTv e che tale danno sarebbe evitato imponendo al merger delle condizioni che assicurino che “la nuova società che si forma non possa abusare del suo controllo sul traffico Internet“.
L’attenzione verso l’accordo At&t–DirectTv, annunciato l’anno scorso, sta crescendo in questi giorni negli Usa perché la Fcc sembra propensa a dare il via libera al deal (pur se delle condizioni sono probabili) dopo aver invece espresso forti perplessità sulla fusione tra Comcast e Time Warner Cable spingendo di fatto la prima a rinunciare all’acquisizione della seconda. Tuttavia nell’operazione At&t-DirectTv va chiarito il ruolo della nuova entità sul mercato del video online; gli operatori come Netflix, Dish Network, alcuni gruppi dei media e associazioni dei consumatori temono una limitazione della concorrenza.