Netflix ha chiuso il terzo trimestre del 2021 con un utile migliore delle attese, pari a 1,45 miliardi di dollari, o 3,19 dollari per azione, contro i 2,56 dollari attesi dagli esperti. I ricavi ammontano a 7,48 miliardi di dollari, in linea con le stime degli analisti. Anche la voce sotto i riflettori di analisti e mercati, quella dei nuovi abbonati in tutto il mondo, ha superato le attese: sono 4,4 milioni le nuove sottoscrizioni, rispetto ai 3,84 milioni del consensus. Il colosso del video streaming ha dichiarato di prevedere per il quarto trimestre una crescita di altri 8,5 milioni di abbonati.
Subito dopo la pubblicazione dei conti, il titolo di Netflix è cresciuto nell’afterhours del 2%, per poi attestarsi intorno allo 0,4%. Ieri ha chiuso in rialzo dello 0,16% a 639 dollari, per una capitalizzazione di oltre 282 miliardi di dollari. Nell’ultimo mese, le azioni hanno guadagnato l’11,5%, dall’inizio dell’anno, invece, oltre il 18%.
L’effetto “Squid game” e la diversificazione dell’offerta
I risultati oltre le aspettative, e in particolare l’aumento di abbonati, andrebbero ricondotti all’effetto “Squid Game“, la serie distopica sudcoreana che sta riscontrando un enorme successo a livello mondiale e che è già stata vista da oltre 111 milioni di persone nel primo mese di trasmissione, facendo registrare un record per la piattaforma.
La società ha comunque aumentato la produzione in generale, riprendendosi dai ritardi indotti dalla pandemia nella prima metà dell’anno. Il gruppo sta anche guardando oltre i film e la Tv e ha annunciato che prevede di finanziare “nuove opportunità di crescita” come i videogiochi, che sono in fase di sperimentazione in alcuni mercati. “Siamo alle prime fasi di questo progetto e, come per altre categorie di contenuti in cui ci siamo espansi, abbiamo in programma di provare diversi tipi di opzioni, imparare dai nostri abbonati e migliorare il nostro catalogo”, ha dichiarato la società in una nota. E mentre affronta la saturazione del mercato statunitense, Netflix si sta concentrando sulla crescita del numero di abbonati internazionali. Per esempio, lanciando un piano mobile gratuito in Kenya, nella speranza che più persone nel paese si avvicinino ai servizi di streaming a pagamento.