Dagli ambiti della sicurezza e della gestione fino al ruolo dell’intelligenza artificiale come soggetto e oggetto della pianificazione di rete, nel corso del 2025 le aziende cercheranno nuovi modi per accrescere la flessibilità dei network tenendo sotto controllo i costi operativi.
È questa l’analisi di Edoardo Accenti, country manager della divisione Aruba di Hewlett Packard Enterprise, che ha condiviso in un paper le sue riflessioni sulle tendenze che influenzeranno il modo in cui le reti aziendali verranno costruite e gestite nei prossimi mesi.
L’importanza strategica di Sd-Wan e Sase
“Il mercato Sd-Wan è in continua evoluzione e il 2025 promette un’ulteriore crescita”, nota Accenti. In particolare, “Sd-Wan offre una connettività flessibile, sicura e scalabile. Inoltre, sfrutta le tecnologie Lte/5G e a banda larga per ridurre significativamente la dipendenza dalla vecchia tecnologia Multiprotocol Label Switching. Allo stesso tempo, Sase sta rapidamente diventando un componente chiave delle reti moderne, integrando rete e sicurezza in un’architettura unificata e cloud-native. Sase semplifica la gestione della rete e fornisce criteri di sicurezza coerenti per applicazioni, utenti e dispositivi, indipendentemente dalla loro ubicazione”.
A questo si aggiunge il il vantaggio che l’infrastruttura IT semplificata e la sicurezza migliorata sono integrate da un’esperienza utente potenziata, soprattutto negli ambienti di lavoro ibridi.
Micro-segmentazione per una maggiore sicurezza e compliance
C’è poi il tema della micro-segmentazione, che divide la rete in segmenti più piccoli e isolati, rendendo molto più difficile per gli aggressori muoversi all’interno dell’infrastruttura IT. “Questo aumenta la sicurezza applicando un controllo dettagliato degli accessi e garantendo un controllo rigoroso del traffico tra i segmenti”, spiega Accenti. “Implementando la micro-segmentazione, le organizzazioni possono applicare criteri di sicurezza più granulari e garantire che solo il traffico autorizzato sia consentito tra i segmenti. Ciò è in linea con l’enfasi posta su solide misure di sicurezza di rete e di controllo degli accessi richieste dalle normative internazionali sulla cybersecurity, come la direttiva Nis2 dell’Ue, entrata in vigore nel 2023.
D’altra parte, la rete stessa va sempre di più considerata come una soluzione di sicurezza. “Fino a poco tempo fa, la regola era quella di gestire separatamente alcune aree dell’infrastruttura, come la rete e la sicurezza”, rimarca Accenti. “Oggi, consolidare questi elementi e gestirli insieme consente di utilizzare in modo più efficiente le informazioni provenienti da fonti diverse all’interno dell’infrastruttura. Ciò porta a una gestione più coerente dell’ambiente. Monitorando più dispositivi, indipendentemente dal fornitore, e gli elementi di rete e di sicurezza, possiamo ottenere un quadro completo dello stato della nostra infrastruttura e reagire di conseguenza sulla base di questi dati”.
Più AI nel networking e più networking nell’AI
Accenti sottolinea poi che con la crescita esponenziale dei dispositivi connessi alle reti aziendali e l’aumento dei dati che fluiscono da o attraverso questi dispositivi, è diventato più difficile gestire questi ambienti. “Il numero crescente di attacchi alle varie infrastrutture evidenzia ulteriormente l’impossibilità per l’uomo di monitorare tutto in modo efficace. La mole di dati e il numero di eventi rilevanti sono schiaccianti e richiedono un reparto IT in continua espansione. Allo stesso tempo, anche il ruolo dell’IT sta cambiando. Oggi svolge un ruolo significativo nella produzione, nella strategia e nella velocità con cui un servizio o un bene viene immesso sul mercato. Ciò lo rende cruciale per le operazioni aziendali. Per far fronte al volume di eventi e di dati e per liberare risorse per compiti più strategici, l’intelligenza artificiale è destinata a ricoprire un ruolo fondamentale. L’AI sarà preziosa per esaminare grandi quantità di dati nel nostro ambiente, rilevare i problemi e consentirci di reagire molto più rapidamente. Inoltre, alleggerisce il team IT in modo che gli esperti possano concentrarsi su questioni più strategiche”.
Del resto, non si possono non citare le ingenti risorse che richiede l’uso dell’AI, come i grandi volumi di dati di qualità, le notevoli quantità di energia e potenza di calcolo necessarie. “Secondo il Gruppo Dell’Oro, si prevede che il traffico di rete per i carichi di lavoro dell’AI aumenterà di dieci volte ogni due anni. Gli enormi volumi di dati necessari per creare e gestire i modelli di AI devono essere trasmessi in modo rapido ed efficiente. Si diffonderanno dispositivi con larghezze di banda di 100, 400 e, più recentemente, 800 Gb”, chiosa Accenti.