New York, cabine telefoniche in pensione: arriva il wi-fi pubblico gratis

Entro luglio i primi 500 hotspot destinati a diventare nel tempo 7.500. A lanciare l’iniziativa, con il supporto di Alphabet e un investimento di 200 mln di dollari, è Citybridge. Il Cto Colin O’Donnel: “Col nuovo standard di velocità stimoliamo la concorrenza”

Pubblicato il 07 Gen 2016

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Al posto delle vecchie cabile telefoniche nella città di New York saranno installati entro luglio i primi 500 hotspot wifi gratuiti che consentiranno di navigare su Internet alla velocità della banda larga, su una “flotta” complessiva che a regime arriverà a 7.500 unità. Si tratta di installazioni alte più di due metri, qui quattro lati delle quali saranno posizionati schermi pubblicitari elettronici e un tablet Android attraverso il quale gli utenti potranno navigare o telefonare. A lanciare LinkNYC, anticipa il Wall Street Journal, è CityBrigde, una joint venture a cui partecipano Qualcomm, Civiq Smartscapes e Intersection, con il supporto di Alphabet, la holding di Google. L’investimento previsto è di oltre 200 milioni di dollari, per un servizio che consentirà di navigare a mille megabit al secondo, oltre la velocità media fornita dai gestori mobili nella grande mela.

“Questo fenomeno stimolerà ogni genere di concorrenza – spiega al quotidiano Colin O’Donnell, chief technology officer di CityBridge – Istituirà un nuovo standard di velocità, incoraggiando la concorrenza e nuove aspettative sui massimali dei pacchetti dati”.

Quello appena lanciato a New York è un tentativo di rilanciare su nuove basi un’idea che, già sperimentata in altre città degli Stati Uniti, non aveva finora avuto grande successo soprattutto a causa de fatto che le connessioni offerte erano lente, o perché prima delle connessioni gli utenti erano obbligati a guardare uno spot pubblicitario.

Secondo l’analisi di Craig Moffett, ricercatore di MoffettNathanson, l’ampia disponibilità di connessione wi-fi gratuita a queste velocità avrebbe nel breve periodo l’effetto di aiutare gli operatori, dando respiro alle loro reti in sovraccarico, ma nel lungo periodo rappresenterebbe una minaccia per le telco, perché gli utenti inizierebbero a spendere meno per i loro servizi.

L’obiettivo di CityBridge è quello di realizzare i propri guadagni attraverso la pubblicità sugli hotspot. Durante i 12 anni di contratto la joint venture pagherà alla città 500 milioni di dollari, o il 50% del fatturato, a seconda di quale delle due opzioni raggiungerà il valore maggiore.

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