STRATEGIE

Ngn, Fuggetta: “Serve una scelta politica forte”

“Aspettiamo una presa di posizione governativa sulla strada effettiva che l’Italia deve prendere”, sottolinea il docente del Politecnico di Milano. “A settembre si faccia una sintesi delle posizioni anche a costo di scontentare qualcuno”

Pubblicato il 23 Lug 2015

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Non è più il momento di discutere: adesso il Governo faccia una sintesi delle diverse posizioni fin qui espresse e si prenda la responsabilità politica di indicare la via per il futuro della rete italiana. Così Alfonso Fuggetta, docente del Politecnico di Milano.

Fuggetta, auspici per il dopo-vacanze?

Sono stati fatti molti discorsi nei mesi scorsi, con diverse posizioni espresse dai vari attori, quindi è il momento di consolidare la strategia espressa nel piano banda ultra larga. Ci sono nodi aperti. Bisognerebbe trovare una sintesi delle varie posizioni e dare seguito a quanto impostato. Il decreto- a quanto capito- è stato bloccato, quindi c’è da credere che ci siano ancora valutazioni in corso. L’auspicio quindi è che queste valutazioni siano completate e il Paese abbia finalmente una strategia piena e concreta sulla banda ultra larga.

Una sintesi: quale?

Ho sempre detto che bisogna investire in modo deciso e lungimirante sulla banda ultra larga. Con soluzioni future proof, magari non su tutto il territorio nazionale, perché bisogna considerare le esigenze del mercato e il ritorno degli investimenti. Ma che il nostro Paese sia rallentato sullo sviluppo delle reti è un fatto indiscusso. Abbiamo programmi che non sono ancora non consolidati in un piano operativo. Ci doveva essere un decreto, che però non c’è. Io lo farei pensando al futuro del Paese, non pensando solo ai bisogni di copertura a breve.

Qual è l’ostacolo a tutto questo?

Ci sono diverse visioni in campo: alcune vogliono legittimanente valorizzare le infrastrutture esistenti e altre puntano a un approccio più “disruptive”. Alcuni si auspicano l’intervento del pubblico sul mercato e altri invece lo temono. La scelta Fttc vs Ftth non è solo tecnologica, ma riflette una contrapposizione tra diversi stakeholder. È il momento di una sintesi, che certo accontenterà alcuni e non altri.

Ma come trovare la sintesi tra le posizioni?

Significa fare una scelta e questo è possibie solo la poilitica si prenderà la responsabilità di indicare la via. Lo può e lo deve fare: dato che in ballo ci sono miliardi di finanziamnti pubblici. E dato che si parla di una ifnrastruttura strategica per il nostro Paese.

E lei crede che nessuno si sia ancora preso questa responsabilità…

Più che pensarlo prendo atto che c’era un decreto che ora non c’è più. Resta solo da attendere che la situazione si sblocchi e qualcuno decida la via.

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