Xavier Niel, patron di Iliad, inizia a smobilizzare la posizione lunga in Telecom Italia per preparare il terreno all’ingresso di Free in Italia come quarto operatore mobile. Nel dettaglio Niel, che in vista dell’acquisto degli asset di Wind e 3Italia aveva promesso di cedere la sua partecipazione potenziale in Telecom, ha annunciato a Consob di aver ridotto le sue posizioni lunghe complessive sull’ex monopolista italiano dal 15% al 6,95% lo scorso 14 luglio (di cui il 6,887% rappresentato da una partecipazione potenziale e lo 0,067% da altre posizioni lunghe con regolamento in contanti).
Gli analisti però sembrano più interessati ai fondamentali, “Finalmente si tornerà a parlare di numeri – commenta Equita- Ci aspettiamo un secondo trimestre con progressi di marginalità”. Il 26 luglio sul tavolo del Cda dovrebbe arrivare, nelle attese, una trimestrale con un Ebitda che torna positivo, o molto vicino al pareggio, un primo risultato del “recovery plan” di Cattaneo che verrà aggiornato con le nuove misure dedicate al Brasile dove è previsto “un rafforzamento dei piani di efficientamento finora previsti”.
All’ordine del giorno ci sarà anche la delibera sulla fusione per incorporazione di Telecom Italia Information Technology, scongiurando il rischio di esternalizzazione per circa 3mila persone. Tra i dossier aperti ai quali sta lavorando Cattaneo c’è anche Inwit e il tema potrebbe arrivare in Cda il 26 luglio. Secondo quanto si apprende, la vendita potrebbe essere definitivamente ‘congelata’ in attesa di capire quali prospettive ha il business delle torri.