L'ORDINANZA

Niente secondary ticketing per gli U2: Siae vince il ricorso

Il tribunale di Roma “stoppa” Live Nation, Seatwave e Viagogo: per ogni ulteriore biglietto venduto sul circuito secondario per le date di Roma del gruppo irlandese riceveranno una multa da 2mila euro. Blandini: “Così i giudici riconoscono l’illiceità del fenomeno”

Pubblicato il 09 Giu 2017

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La battaglia contro il secondary ticketing, la rivendita cioè a prezzi maggiorati dei biglietti per i grandi eventi, fa segnare un punto a favore di Siae, la società che gestisce i diritti di autori ed editori. Il contesto è quello dei concerti degli U2 in programma a Roma il 15 e 16 luglio, per i quali la società guidata da Gaetano Blandini aveva presentato a gennaio un ricorso contro le piattaforme del mercato secondario.

L’ordinanza emessa oggi dal Tribunale civile di Roma – si legge in una nota di Siae – inibisce Live Nation, Seatwave e Viagogo dall’ulteriore vendita diretta o indiretta sul mercato secondario dei biglietti del concerto degli U2, fissando una penale di 2.000 euro per ogni ulteriore biglietto venduto e riconoscendo a favore della Società Italiana Autori ed Editori il rimborso delle spese legali.

“La motivazione del tribunale è molto efficace e favorevole per la nostra battaglia contro il fenomeno – sottolinea Blandini, che di Siae è direttore generale – Il giudice infatti ha ritenuto che Siae abbia dato prova dell’illecita attività sia dell’organizzatore dell’evento che delle piattaforme online che alimentano il mercato secondario”.

Il Tribunale, aggiunge dalla Società degli autori e degli editori, ha inoltre riconosciuto immediata efficacia a quanto previsto dai commi 545 e 546 dell’art. 1 della legge di bilancio per il 2017, “che al fine di contrastare la vendita o qualsiasi altra forma di collocamento di titoli di accesso ad attività di spettacolo effettuata da soggetto diverso dai titolari dei sistemi per la loro emissione, prevedono l’inibizione di tale condotta e sanzioni amministrative pecuniarie oltre la rimozione dei contenuti o l’oscuramento dei siti internet attraverso i quali la violazione è stata posta in essere”.

“Continueremo a combattere in tutte le sedi il mercato secondario – conclude Blandini – attività riconosciuta anche dalla magistratura come gravemente lesiva dei diritti patrimoniali degli autori, dei diritti dei consumatori e degli interessi dell’erario”.

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