IL MERGER

Nokia-Alcatel-Lucent, atteso a luglio il parere dell’Antitrust Ue

I regolatori di Usa e Brasile hanno già dato il disco verde al deal, ma Bruxelles potrebbe prendere tempo e chiedere “concessioni”. La fusione creerà il secondo maggior gruppo mondiale delle attrezzature Tlc, dopo Ericsson e davanti a Huawei

Pubblicato il 22 Giu 2015

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La decisione dell’Antitrust europeo sul merger tra Nokia e Alcatel Lucent arriverà entro il 27 luglio: per questa data l’Unione europea darà il suo parere sulla fusione tra i due colossi delle attrezzature per le telecomunicazioni da cui nascerà la seconda maggiore azienda mondiale del settore. Nokia ha raggiunto l’accordo per l’acquisizione di Alcatel-Lucent ad aprile, ma ha chiesto il via libera dell’Ue lo scorso venerdì, come si legge sul sito della Commissione europea.

L’autorità antitrust dell’Europa potrà o dare la sua approvazione incondizionata all’accordo o estendere la sua revisione preliminare di dieci giorni lavorativi per studiare eventuali “concessioni” che Nokia potrebbe offrire per mitigare i timori del regolatore su una posizione dominante nel mercato o possibili danni alla concorrenza. L’Antitrust potrebbe anche decidere di aprire un’indagine di ampio respiro se valuterà che l’accordo tra Nokia e Alcatel-Lucent rappresenta una significativa riduzione della concorrenza sul mercato.

Le autorità antitrust degli Stati Uniti hanno già dato il via libera incondizionato all’operazione la scorsa settimana, dopo il disco verde dei regolatori di Brasile e Serbia.

Nokia ha acquistato il concorrente Alcatel-Lucent mettendo sul piatto 15,6 miliardi di euro. La fusione, che avverrà tramite un’offerta pubblica di acquisto e scambio nel 2016, creerà il secondo gruppo mondiale per le attrezzature di rete (il maggior business di Nokia da quando ha venduto la divisione handset a Microsoft) dopo la svedese Ericsson e davanti alla cinese Huawei.

La fusione fra Alcatel-Lucent e Nokia permette di creare “un grande campione europeo” in grado di reggere la concorrenza delle aziende cinesi – aveva commentato il ministro francese dell’Economia, industria e digitalizzazione Emmanuel Macron all’annuncio del deal. “Questo grande campione europeo potrà competere ad armi pari con Huawei e con gli altri grandi campioni cinesi”.

In Italia la newco che nascerà dal deal tra Nokia e Alcatel-Lucent “potrà contare su un’ottima combinazione del posizionamento sui clienti delle due aziende attuali”, si legge nella presentazione che le aziende hanno fatto agli analisti all’indomani della firma dell’accordo che ha portato alla creazione di Nokia Corporation. Complessivamente l’operazione rappresenta un’opportunità di rilancio dell’industria Ict europea che può essere così messa in grado di competere – e superare – i colossi statunitensi ed asiatici: “Le due aziende al completamento dei loro piani di rifocalizzazione – si legge nel report consegnato agli esperti – si vengono a trovare nelle condizioni di combinare i loro asset tecnologici e di mercato per poter creare un campione mondiale dell’Ict, un gigante europeo dell’innovazione tecnologica in grado di vincere la competizione a livello globale e di guidare la trasformazione delle reti e dei servizi Internet del futuro”.

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