Il taglio dei costi e dei posti di lavoro in Nokia potrebbe essere più doloroso del previsto: il gruppo finlandese, che aveva già annunciato un deciso programma biennale di riduzione delle spese, potrebbe eliminare fino a 15.000 posti in tutto il mondo, secondo quanto scrive oggi l’agenzia di stampa Reuters.
I dati arrivano da un sindacato finlandese che parla di tagli al personale compresi tra 10.000 e 15.000 unità, pari al 10-14% della forza lavoro globale del colosso tecnologico (104.000 persone).
Nokia aveva ufficialmente dichiarato ad aprile che avrebbe ridotto il personale al fine di ottenere risparmi di 900 milioni di euro, non solo nel tentativo di restare competitiva sul mercato globale dove il business delle attrezzature di rete è in sofferenza, ma anche come effetto dell’acquisizione di Alcatel-Lucent, annunciata un anno fa per 15,6 miliardi di euro e completata a gennaio, che crea ridondanze nello staff.
L’azienda non ha però fornito dati ufficiali sui licenziamenti globali, limitandosi a confermare le cifre che riguardano esclusivamente Finlandia e Germania, dove eliminerà in tutto 2.400 posti. In Francia, invece, al fine di ottenere il via libera del governo all’acquisto di Alu, Nokia licenzierà circa 400 persone ma creerà 500 nuovi posti nella ricerca e sviluppo. I tagli avverranno prima della fine del 2018, in linea con il piano di creazione di “sinergie sui costi operativi” presentato da Nokia al momento dell’acquisizione del competitor.
Le attività di Nokia e di Alcatel-Lucent sono per alcuni versi complementari – per esempio con questo accordo Nokia ha comprato una forte attività nelle reti fisse, che non possedeva più da alcuni anni – ma per molti altri settori i business delle due aziende sono sovrapponibili, per cui “è plausibile che i licenziamenti globali rientrino in quella forchetta (10.000-15.000),” ha commentato Hannu Rauhala, analista di OP Equities. “L’integrazione sta avvenendo a ritmi velocissimi nell’industria del networking”, ha aggiunto Rauhala. “Il mercato è in declino, la tecnologia sta cambiando, le incertezze sono molteplici; la sfida per Nokia resta difficile”.